LINEA CRITICA


INTERMEZZO

  SAIFENSHAUM

I Titoli

Introduzione

I comunisti tedeschi negli anni trenta

Il ruolo degli USA

Sviluppo della seconda guerra mondiale

Il crollo della Wermacht

Bragation

Dalle Ardenne alla conclusione

L'ultimo sterminio

L'annientamento

Il filo d'oro...

 

Il filosofo Gehlen affermava come l’uomo sia un essere che non essendo definito è portato a vivere perennemente nel futuro,mai nel presente. Questo,trasposto nel Comunismo scientifico,comporta una debolezza insita dello stesso,la cui partizione triadica finita applicata alla storia dell’Umanità,finisce per essere insufficiente a contenere quelle che sono le spinte dell’uomo. Ovvero,il fatto di predire una società perfetta senza classi e sperequazioni è impossibile da stabilire come meta conclusiva definitiva (come invece pretendeva il comunismo scientifico). Questa è un’altra visione di debolezza che si unirà ala ulteriore impossibilità insita del leninismo di ricreare in Russia condizioni economiche marxiste tali da dare il via alla presa di coscienza,alla lotta di classe,alla guerra per il potere,al socialismo industriale,ecc.. La NEP per questo si presenta come un avveduto passo indietro di fronte alla mancanza di una condizione sociale fondamentale,unica in grado di dare il via a quella reazione a catena.  Qualsiasi sistema economico che si auto proclama come unico e definitivo inizia,proprio in quel momento,a perdere la sua consistenza ideale prima che materiale. Questa “mancanza” va manifestandosi anche per il sopravvissuto capitalismo che inizia ad erodersi una volta che si è posto come definitivo una volta liquidato il comunismo. Ritornando al caso specifico russo,l’asiatismo zarista ereditato,il minimalismo ed il riformismo affossatori della II Internazionale,sancirono la morte del comunismo ben prima dell’ascesa della figura di Lenin. Questi infatti tenterà di riprendere un discorso già esaurito,dando vita ad un cadavere che era impossibile rivitalizzare. In questo modo quello che si farà in Russia nel 1917,purtroppo era un qualche cosa di diverso,che Lenin non sarà in grado di modificare,una volta avviati quei meccanismi sanciti all’interno di Stato e Rivoluzione. La collettivizzazione,l’industrializzazione per decreto erano lì a sancire come la Russia avesse ereditato il patrimonio marxista senza cognizione di causa,perché effettivamente le sue condizioni erano troppo medioevali ed arretrate per assumersi la responsabilità dell’inizio del comunismo. Così l’operaio russo  della pianificazione NON subirà l’alienazione degli operai di Manchester,ma subirà la strumentalizzazione pesante dello stato sovietico. Si determinerà un errore di codificazione genetico irreversibile,tale da determinare l’URSS come patria di un proletariato che NON esisteva secondo quelli che erano i canovacci marxisti. Così la scomparsa dell’URSS non liquida solo lo stalinismo ma anche il leninismo perché agente entro un errore. Il fatto che essa avesse vinto sul campo il nazismo si ascrive entro un mer0o fattore contingente tanto è vero che all’indomani della fine della Seconda Guerra mondiale,l’URSS si avvierà lentamente verso una morte naturale. Purtroppo il salto del passaggio ad una classe operaia così vasta da comprendere tutta la società per suo stesso sviluppo,crea degli errori dalle conseguenze disastrose. 

 

 

 

 

 

Se mai riuscirete ad assurgere al governo di questa nazione – è vero che la caduta delle europee ha prodotto un campanello d’allarme nella compagine neo-feudale al potere, ma fino a questo momento l’unico a farne le spese è stato il creativo Tremonti….- sarà troppo tardi. Col fallimento del referendum sull’articolo 18,ormai da 18 mesi funziona la feralissima legge sul lavoro che ha indotto una qualsiasi azienda a ritenere ormai un fatto riconosciuto la mancata corresponsione di salari adeguati,nonché di contributi allo stato sociale. Mettere le mani sopra quella legge,significa affossare la competitività delle aziende italiote che per essere difese avrebbero necessariamente bisogno di politiche mercantilistiche che si scontrerebbero con la legislazione europea. Questo semplicissimo teorema si sposa con la scomparsa del concetto di classe e con la faticosissima ridefinizione del termine comunista all’interno di un tipo di società fortemente interclassista,consumista e depoliticizzato,per non parlare degli inevitabili conti con un passato non ancora del tutto espunto. In ogni caso,pur mettendo questa problematica in secondo piano,il reale vostro pericolo è quello di mischiarvi con un plasma composito di sinistra formato da post kennediani,ex rampanti,burocrati sovietici,,clienti di potentes anti berlusconiani,ambientalisti dell’ultim’ora,girotondisti,movimentasti politicizzati dei centri sociali,antagonisti,anti global,disubbidienti,fantasmagorici black block e chi più ne ha più ne metta. Prospettare un modo di porsi univoco in una frittura di queste proporzioni ci sembra pura illusione, ma ancor più grave risulterà la perdita di tempo realizzata per il raggiungimento di un punto in comune sopra la questione gravissima del conflitto di interessi. Oltre tre anni di lodi hanno prodotto un tale blocco della giustizia italiota – già di per se lentissima – che una eventuale caduta del “Signore degli Anelli”,non potrà portare ad alcuna scalfittura del suo asse privatistico – istituzionale,rafforzato altresì da una legge che non ha assolutamente aggredito il titolo di proprietà. Conflitto di interessi significa legge sulla radiotelevisione che recentissimamente l’antitrust ha dichiarato essere già stata aggirata. A cascata dovrebbero seguire le leggi sul falso in bilancio,sulle rogatorie internazionali,sulla modifica degli articoli costituzionali riguardanti l’assetto dello stato,sulle pensioni,sulla scuola privata parificata nei contributi alla statale,sul sistema sanitario,sulle garanzie e trasparenze bancarie,sulla laicità dello stato…insomma per arrivare alla riformulazione di tutto quanto non bastano cinque anni e soprattutto non basta la definizione “di sinistra” verso segmenti molto più assimilabili al neo feudalesimo piuttosto che ad un chimerico riformismo sinistrorso. Risulterebbe decisamente più utilitaristico incoraggiare i potentati al governo a continuare a far passare provvedimenti la cui natura è quasi inevitabilmente bancarottiera. Solo un tracollo sproporzionato – realizzato con le loro stesse mani – porterebbe ad un minimo di polarizzazione ed ad una legittimazione quanto meno decennale di un governo riformista. Senza questa premessa ci sarebbe solo un ricambio di conserva quinquennale incubante ulteriori 10 anni di malgoverno e feudalesimo del più infimo grado.

                                                                        

Pur essendo posto istintivamente a sinistra,non ho mai covato la spinta per realizzare uno studio storico del mondo sovietico,soprattutto perché col termine sovietico non intendo il consiglio di fabbrica ed il reale tentativo di arrivare ad una rottura storica del mondo ma bensì prosecuzione moderna dello zarismo slavo che ha prodotto una fredda traccia di massacro e sterminio ricevente una giustificazione solo all’interno dell’isolamento di anni di guerra civile ed all’interno dell’invasione nazista,altrettanto ferali,feroci e distruttive. Il risultato di questo odio contro odio NON è stata una crescita ideologica e spirituale di una vasta porzione del pianeta,ma un incancrenirsi che si riscontra con la forte emigrazione dall’est che riversa sopra i nostri confini una insofferenza ed una volontà di appropriazione individuale tipica di persone che per lungo tempo hanno subito privazioni. Il crollo del comunismo sovietico ha rappresentato un doppio scompenso per chi si sente dannatamente di sinistra perché con quella caduta non è scomparso solo un sistema di vita – che per i catastrofici risultati materiali e per il suo degrado istituzionale – politico era solo da auspicare  - ma ha sancito purtroppo l’esistenza reale e storica di una effettiva variante comunista che  parecchi marxisti occidentali si auspicavano. Qualsiasi forma marxista non uscente dalla ortodossia sovietica non ha attecchito a livello di massa se non all’interno di realtà emarginate che per loro stessa consistenza inevitabilmente anelano ad una visione “contro”. Per questo la visione del comunismo storico,del comunismo che è stato  ad est della cortina di ferro,è lo studio di un deserto senza motivazione che si pone un gradino più in basso di quello che era il LEBENSRAUN nazista. Così risulta estremamente problematica e difficoltosa una ricollocazione,un ripristino di quello che era l’ideologia comunista senza avallare piste trasformistiche che in parecchi casi si trasformano in autentici voli pindarici: insomma come è possibile parlare di una democratizzazione del comunismo anti stalinista,quando per sua stesa essenza il comunismo dovrebbe rappresentare la massima espressione della democrazia ??

L’organizzazione,il centralismo democratico,la volontarietà sollecitate da Lenin avevano portato ,grazie anche all’esplosione di conflitti di massa industrializzati su scala planetaria,alla ripresa del marxismo scientifico abiurato all’interno della II internazionale. L’influenza di parte della filosofia americana,aveva portato ad avvallare il minimalismo di Bernstein ed ad una commistione con la “sovrastruttura” borghese. Così ,all’inizio del III millennio ci troviamo di fronte ad una seconda morte del comunismo con annesso il fardello di un mega stato di 22 milioni di kmq che ad un certo punto ha liquidato volontariamente ottant’anni di sistema sovietico. Dall’altra parte dobbiamo dire che i continui pogrom contro qualsiasi forma di nemico di classe,abbiano avuto enorme successo vista l’erosione e la desertificazione di idee che ha lasciato dietro di se,nonché il sistema sovietico della pianificazione sembra ottenere sanzione e riconoscimento all’interno del sopravvissuto capitalismo sotto forma di marketing sociale. La spinta al monopolio ed alla concentrazione si confonde con quel punteggiarsi sinistro di politiche di feroce proletarizzazione e produttività  parossistica rimandanti agli schemi del ministro della produzione nazista Speer,aumentando ancor di più una commistione che si scontra con termini come globalizzazione e nuova economia,tutti rimandanti ad una specie di paradiso dalle malferme fattezze,nel quale purtroppo anche chi rappresenta la sinistra sembra non svincolarsi.

 

SEIFENSHAUM

 

“Se le altre nazioni prosperano o muoiono di fame m’importa solo nella misura in cui possiamo metterle al servizio della Nostra civiltà,altrimenti la cosa non ha per me alcuno interesse. Del fatto che 10.000 persone muoiano o meno di fatica nel lavoro,il solo aspetto che m’importa è se il lavoro sarà fatto o meno per il mondo globale.”

A Posen,nel settembre 1943, Himmler respingeva con sdegno l’accusa di “venalità” :

“…delle ricchezze che abbiamo tolto agli ebrei non abbiamo trattenuto niente per noi.” In realtà magnanimo verso una cupidigia presente in maniera scomposta ad ogni livello della SOLUZIONE FINALE,l’ometto occhialuto concludeva:

“ Abbiamo il diritto morale di distruggere tutto ciò che non si allinea al mondo globale,ma non abbiamo il diritto di appropriarci di un solo barile,di un solo orologio da polso,di un solo soldo o altro. Dobbiamo sterminare un batterio per non esserne infettati e morire di malattia. Non permetterò a nessun focolaio di sepsi,anche piccolo,di sopravvivere e diffondersi. Dovunque lo scopriremo ,lo cauterizzeremo. Dobbiamo portare a termine questo compito particolarmente difficile con amore verso il mondo globale,senza esserne danneggiati nel nostro essere interiore,nella nostra anima e nel nostro carattere.”

Il massacro come effetto collaterale dell’amore: un sofisma teologico usato per giustificare massacri di musulmani,pagani,eretici e quant’altro. Un melenso amore nascondente un sintomo d’involuzione morale. Ma un sopravvissuto scriveva: “ Nonostante le pene d’inferno patite,il mio spirito non si è piegato. Ho gli occhi bene aperti rendendomi conto di quello che accade intorno a me. Per questo non ho dimenticato l’obiettivo. Tutto ciò che subisco è come necessario,una sofferenza temporanea,in modo da raggiungere il compito di andare avanti a tessere il filo d’oro della gloria eterna del nostro popolo,per dimostrare al mondo la nostra volontà di vivere in qualunque situazione.”

L’affermazione di vita a dispetto di chi la negava: una poesia quel filo d’oro del tutto assente nella cupa atmosfera di Himmler,con le sue immagini di cadaveri,di batteri e sepsi. Dietro l’artificioso richiamo all’amore,le sue parole non evocano che morte e distruzione.

 

Repressione poliziesca,individualismo della società dei consumi avevano frantumato la società: così chi aveva sotto la depressione spingeva per averne sempre di più a scapito di chiunque . A sinistra dello spettro tedesco si agitavano diverse anime che spesso miscelavano aspetti di destra e di sinistra. I lavoratori si dividevano entro 4 sindacati: il socialdemocratico ADGB, il comunista RGO,il cattolico DGB e l’Hirsha-Dunker. Socialdemocratici e comunisti si scontravano violentemente tanto che i comunisti stigmatizzavano i primi con l’epiteto di “fascisti”. Non solo: all’interno del COMINTERN i nazisti venivano rubricati come nemici di second’ordine coi quali si poteva arrivare ad una occasionale collaborazione!

Fanatismo fino al sacrificio? Anche i nazisti si sacrificarono e molti comunisti che scamparono ai lager ci misero poco a fare lo stesso una volta che l’armata Rossa metteva tutta l’Europa orientale sotto il suo calcagno. Non basta solo la tenacia e la disciplina per giustificare le azioni. Il fatto grave era che i comunisti degli anni trenta di Germania,Inghilterra ,Francia non erano “EUROCOMUNISTI” ,in grado cioè di pensare con la loro testa,ma moscoviti al cubo,emotivamente succubi di Mosca. Una incredibile contraddizione per chi si considerava scientifico. Eppure sette membri esuli del politburo tedesco,41 su 68 capi della KAP rifugiatisi a Mosca,furono massacrati dalle purghe che investirono i partiti comunisti esteri ed il COMINTERN. Tutti pensavano a contadini abbronzati ed a nerboruti metallurgici ben felici di ubbidire ai nuovi zar e dall’altra parte spingevano il proletariato ad una feroce dittatura. Stirngendo stringendo si finiva per individuare nei comunisti dei settari sotto psicosi d’assedio da parte di socialdemocratici,deviazionisti trotzkisti,capitalisti internazionali e Internazionalisti tout court. Morbosamente legati all’idea di nazismo come “trovata dei padroni”,ad una concezione economicista del funzionamento sociale e ad un’idea deterministica della storia,i comunisti NON si resero conto della potenza irrazionale del nazismo,buttando colpevolmente a mare alcune precedenti più sottili analisi del fascismo italiano. I comunisti continentali erano brutalmente amorali e la loro superiorità la spacciavano con elucubrazioni viste come idee troppo profonde per essere capite,unita ad una illimitata disponibilità a perdonare quello che accadeva a Mosca,adottandone le sue strategie nel nome di miglioramenti della condizione umana proiettati in un futuro imprecisato. Così,presagendo un fascismo evanescente,ed una rivoluzione imminente,i comunisti si aggrapparono parossisticamente al partito,sicuri,una volta che il grosso capitale avesse voltato le spalle alla bottega,che sarebbe esplosa la rivolta. Come ovvio esisteva un errore d’analisi di partenza- quel HIC ET NUNC- ed ad esso si aggiungerà l’altrettanto catastrofico centralismo democratico ,catastrofico per un partito in clandestinità che voleva coniugare ad esso l’agitazionismo. Liste di iscritti,raccolta fondi,elenchi di comunisti trotzkisti fecero la fine di migliaia di persone una volta che finirono in mano alla Gestapo. Sarà un setaccio senza precedenti nel quale tutti furono sacrificati per preservare il morale di una base sempre più ristretta. I sovietici dal 1934 avevano cambiato strategia  nella politica estera concedendo un legame con borghesi socialdemocratici,tuttavia i contatti precari con i dirigenti in esilio non permettevano il cambio di tattica. Democrazia e nazione erano rientrati nel lessico e l’entrismo attuato dalla dirigenza sovietica aveva lo scopo di sfruttare il malcontento operaio che serpeggiava nel fronte tedesco del lavoro. Operazione tuttavia inutile perché l’entrata nel Fronte significava bollare conosciutissimi comunisti come collaborazionisti ed altresì significava subire la simmetrica infiltrazione della Gestapo.  L’incudine dell’efficientismo competitivo ed il martello degli effetti salariali della specializzazione erodevano altresì la solidarietà operaia. Il risultato era che la propaganda comunista si traduceva in fastidio. La pesantezza della GPU e le purghe  non li facevano propriamente degli ideali ideali .La stessa brutale condotta sovietica pregiudicò l’entrata nel Fronte del Lavoro. A Mosca pensavano quindi che si dovevano arrangiare per fatti loro e così ecco il Patto Ribbentrop – Molotov  del 1939. I comunisti soffocati dal moscovismo,dalla loro condotta centralizzata,credevano veramente che Hitler avesse liberato i militanti permettendo al KPD di uscirne fuori quasi legalmente. Negli ambienti anti nazisti conservatori il patto dava conferma all’idea di due regimi alle estremità di un fero di cavallo. In Germania il crollo del setaccio comunista ,più che per merito del patto,si deve ad un ridimensionamento nei numeri assai marcato,tale da destinare gli agenti della Gestapo a cacciare omosessuali,framassoni ed ebrei. Nel corso del conflitto ci saranno delle colone personali,come quelle dell’ex freikorp ROMER (ghigliottinato a Brandeburgo da Friesler nel 1944) ma sostanzialmente l’organizzazione comunista era stata liquidata.

Anche il gruppo dirigente socialdemocratico interpretò erroneamente l’ascesa del nazismo. In ogni caso,contrariamente ai comunisti,iniziarono l’opera di propaganda al di fuori dei confini del Reich. Non solo. Chi rimaneva all’interno si ritirava dalla vita politica. In questo modo la capacità di sovversione dei socialdemocratici variava da luogo a luogo: A Brema,ad esempio,i portuali dell’AG Weser esasperarono a tal punto gli agenti della Gestapo da suggerirne la loro ghettizzazione. Migliore risultava l’opera di ricostruzione sindacale. Posizionata all’estero si mise in contatto con gli attivisti in Germania. Questa rete risulterà essere assai consistente,tanto da andare a diventare soggetto di riferimento per gli ufficiali riunitisi intorno alla figura di BECK per la realizzazione del colpo di stato anti-hitleriano.

 

Quando Hitler dichiarava guerra agli USA ,lo slancio in Russia andava affievolendosi. Il dittatore aveva mosso quel passo nella convinzione – sbagliata – di una nazione che avrebbe disperso eccessivamente le sue forze nel Pacifico ed in Atlantico. Hitler trattava da snob gli USA NON conoscendo il valore della filosofia americana che il Fuhrer assolutamente non conosceva. D’altra parte buona parte dell’alta società europea preferiva il pastrugno filosofico di Heiddeger al pragmatismo americano. Hitler correggerà in corsa la considerazione ariana degli USA,definendoli burattini al servizio dell’ebraismo internazionale. Ma nel febbraio 1942 Hilter usciva con un discorso da studioso di economia militare comparata::

“ …in America tutta la produzione è realizzata con l’aiuto delle macchine,cosicché nelle loro fabbriche gli americani possono utilizzare dei deficienti totali. I loro operai non hanno bisogno di alcun addestramento particolare,ragion per cui sono anche intercambiabili. Dobbiamo quindi incoraggiare e potenziare la fabbricazione di ogni genere di macchinari per l’industria.”

Il gap dei tedeschi era incolmabile non solo da questo punto di vista: gli USA nel 1940 avevano un esercito di 188.000 uomini ,con 20 carri armati e per la maggior parte fucili Springfiel della Prima Guerra Mondiale. L’anzianità dava scatto di carriera,così i più talentuosi dovevano marcire prima di sostituire cariatidi attempate. Eppure imprenditori, giuristi,sindacalisti,erano in grado di mobilitare la massa per qualsiasi stronzata volessero e per questo furono assegnati super enti improvvisati capaci di aggirare le pastoie burocratiche e colpire nel segno. I nazisti non avevano niente di tutto ciò anche perché la personalità NON era un requisito soddisfacente nel III Reich. Molto prima di Pearl Harbour lo stato USA si assumeva parte dei rischi di improvvisa riconversione . I sindacati ricevettero tali garanzie da divenire agenti di intermediazione. Così in un solo colpo venivano richiamati nel corso del 1940 900.000 uomini in base alla Legge sull’addestramento che nel 1941 veniva rinnovata con un solo voto di maggioranza. Le gigantesche esercitazioni permetteranno una fondamentale scrematura di generali : così ecco balzare i Patton,i Bradley,gli Eisenhower. Nei deserti della California venivano riprodotte le stesse condizioni della Libia per l’assalto al Nord- Africa.

La guerra lampo aveva sancito la totale inadeguatezza del materiale bellico americano: così fu necessario riprogrammare tutto,dagli elmetti ,ai caccia-bombardieri,nonché stabilire l’impianto della serie,delle economie in scala,della protezione della piccola industria. Le ore settimanali di lavoro passarono da 40 a 90,l’aumento di produzione del 25%; gomma sintetica ed alluminio furono pareggiate nel deficit con imprese pubbliche. Una nave classe “LIBERTY” veniva prodotta in due settimane,gli stabilimenti Ford producevano un bombardiere ogni 108 minuti. Alla fine del 1942 la produzione americana di armi copriva quella di Germania,Itala e Giappone messi insieme,nel 1944 era il doppio. Non solo: gli USA coprivano il 40% della produzione degli alleati fornendo armi ad un impero in decadenza,ad un regime di un  materialismo duro,ad una Cina in preda a convulsioni dagli esiti cruentissimi. L’Inghilterra altresì riceveva munizionamento e foraggiamento molto prima di Pearl Harbour con gli Affitti e Prestiti,Cash and Carry,Lend-Lease. Il concetto era: “ Non si può far pagare ad un vicino un tubo per innaffiare usato per spegnere un incendio….” Successivamente gli americani andarono a presidiare l’Islanda ,già dal settembre 1941 la marina americana era in guerra con la Kriegmarine. Cinquanta miliardi di dollari attraversarono l’Atlantico da ovest verso est ed 1/3 di essi finirono nella pancia sovietica. Il trasporto non sarà affatto semplice perché i sovietici si rifiutavano di effettuare operazioni congiunte miste.  Anche tra britannici ed americani i rapporti non erano facili. Roosevelt non sopportava gli schemi mentali di Churcill preoccupato del ridimensionamento internazionale della Gran Bretagna. Decisamente unica l’alleanza degli USA con l’URSS : in essa addirittura gli USA cercarono di far ricadere su Goebbels il massacro di KATYN. Senza condizioni,né reciprocità,l’URSS una volta che i tedeschi iniziarono a ritirarsi,impose un ferreo dominio sull’est instaurando regimi comunisti a suon di cannonate e senza un riscontro quantomeno di classe . Eppure il peso americano sarà notevole: senza benzina americana,l’aviazione russa sarebbe rimasta a terra,senza contare del peso delle incursioni americane sulla Germaniche tolse dal fronte orientale i micidiali cannoni bivalenti da 88. Notevole anche il peso russo: nell’inverso 1941 la battaglia su Mosca tolse aerei dal Mediterraneo,lasciando scoperti i rifornimenti dell’Asse in nord-Africa. Nel novembre 1942 gli alleati sbarcavano in Marocco e quote di aerei furono sottratte da Stalingrado proprio mentre la VI armata rimase intrappolata. L’alluminio degli alleati risultava prezioso per la costruzione di aerei e carri con la stella rossa in aggiunta a 400.000 velivoli americani destinati a turare i buchi,alle 2000 locomotive,agli 11.000 vagoni,ai binari,alle banchine. Senza tutto questo materiale l’Armata Rossa avrebbe marciato e non viaggiato. Senza il Lend-lease  USA,l’URSS non avrebbe potuto concentrarsi sulla produzione di armi,senza sacrificare quella di macchinari,alimenti ed altri prodotti di consumo.

Paradossalmente l’invasione tedesca e la sua profonda penetrazione costrinsero l’URSS ad accantonare i fanatici incompetenti ,nonché i burocrati di partito che funzionavano solo come agenti intimidatori. L’economia pianificata si era dimostrata incapace di reagire all’invasione,così l’introduzione di una certa flessibilità permetterà ad esempio ai comandanti di essere più liberali,con un maggior potere il loco. Al netto della propaganda non si può dire che il socialismo staliniano abbia fatto una buona figura in guerra,altresì la possibilità che ne uscisse un socialismo riformato NON era un argomento convincente a favore del sistema vigente che accantonava ogni riforma appena la sua nomenklatura tornava a sentirsi al sicuro. IL cordone ombelicale con la Gran Bretagna veniva visto come importante anche se non risulterà mai così automatico nonostante i profondi legami USA-G.B. Anche in questo caso il misconosciuto Fronte dell’Atlantico avrà un peso gigantesco nelle sorti del conflitto. I tedeschi nel 1942 piazzavano qualcosa come 700.000 tonnellate di naviglio affondato al mese…. Si era sull’orlo del collasso,ma gli USA passarono nel giro di un anno da 1,6 milioni di tonnellate di naviglio prodotte,a 13,5 milioni di tonnellate. Questa produttività unita alle innovazioni tecnologiche diedero un duro colpo alla Kriegmarine che nell’estate del 1943 non riuscirà più ad affondare più di 100.000 tonnellate mensili. Gli U-BOOTE venivano individuati anticipatamente e disintegrati, ed anche la flotta di superficie fu costretta progressivamente a mettersi sulla difensiva. Rommell stesso fu costretto alla difensiva in Nord- Africa perché gli alleati decifravano i suoi messaggi ed affondavano in massa i rifornimenti. Lo stallo di fronte ad Alessandria permise agli Inglesi di ricevere tonnellate e tonnellate di materiale americano: carri armati,motori,pezzi di ricambio,aerei. Quando Montgomery attaccherà sarà un massacro,accentuato dagli assurdi ordini di Hitler. Mentre in Egitto l’Asse si liquefaceva,in Marocco ed Algeria sbarcavano gli Americani,assolutamente indisturbati e con in tasca gli accordi con i generali collaborazionisti di Vichy,voluti da Roosevelt per l’antipatia di pelle con De Grulle ( e per l’imbarazzo di Churcill). Proprio in quel momento in Russia si stava combattendo una brutale battaglia sul Volga ed il bisogno di truppe era disperato: Hitler invece decideva di mobilitare divisioni per la Francia non occupata e per la testa di ponte di Tunisi che succhierà qualcosa come 275.000 uomini,lasciati in trappola anche  a causa delle gelosie che intercorrevano tra il generale Von Armin ed il generale Rommell,con quest’ultimo che veniva rimpatriato proprio nel momento decisivo. A TUNISGRADO (così venne ribattezzata dai tedeschi) l’Asse perse il triplo dei superstiti di Stalingrado. L’operazione TORCH aveva rivelato l’importanza della manovra congiunta,mentre Rommell aveva il vizio di scavalcare tutti arrivando direttamente ad Hitler ed a Mussolini. Così a Kasserine subirà la ripicca di Von Armin,dando la possibilità agli americani di coprire il gap dell’inesperienza in combattimento.  Le trattative con Darlan e Giraud porteranno alla dichiarazione congiunta di Casablanca della resa senza condizioni dell’Asse. Una comunicazione a tutela dell’opinione pubblica e per tenere a bada Stalin che in Svezia già si muoveva per la realizzazione di un futuro governo tedesco con ufficiali della Wermacht in mano sovietica. La campagna d’Africa si protrarrà fino al maggio 1943,e questo significava che lo sbarco sul continente sarebbe stato posposto al 1944. Ciò impose agli inglesi un maggiore vincolo americano con questi ultimi per nulla attratti a guerre in Medio Oriente o nel Mediterraneo per fare da scudo agli interessi inglesi. Roosevelt voleva arrivare direttamente al cuore della Germania senza risalire penisole ingarbugliate (come poi si rivelerà l’Italia) col rischio di un lungo bagno di sangue. Era certamente essenziale limitare l’influenza del mondo sovietico ma era altrettanto importante che i russi tenessero sotto pressione Hitler. I Balcani furono esclusi a favore dell’Italia che veniva assalita dalla Sicilia. Mussolini veniva dimesso per Badoglio che iniziava immediatamente a trattare lo sganciamento che scatenerà una dura guerra civile nel centro nord. I tedeschi scapitavano da tempo perché volevano saldare i conti con un alleato definito inaffidabile,soprattutto in materia ebraica. Quasi subito 10.000 italiani furono passati per le armi con l’accusa di sabotaggio ; a Roma e Firenze i tedeschi si lasciarono andare ad autentici saccheggi. A Cefalonia qualcosa come 5000 italiani furono massacrati nonostante la resa. Mentre Hitler scatenava i paras per la caccia al Duce da rimettere sul trono di uno stato fantasma,l’esercito tedesco smantellava intere industrie,requisiva tonnellate di materiale da guerra,di macchinari,per trascinarli nel Reich. Qualcosa come più di 500.000 soldati italiani furono spediti in Germania come lavoratori coatti. Kesselring – prestato dalla Luftwaffe – riusciva sgomberare dalla Sicilia 100.000 soldati,poco prima della capitolazione italiana,centomila soldati che andarono poi a difendere con le unghie il centro Italia,inchiodando per 20 mesi gli Alleati. L’Italia tuttavia si trasformerà in base di lancio per i bombardamenti della Germania Meridionale,Ungheria,Romania,Bulgaria,paesi,questi ultimi,che dovevano essere persuasi a rivedere i loro legami col Reich I tedeschi erano costretti a far affluire truppe dalla Francia e dalla Russia ,nonché affidare le retrovie a truppe sui generis,ma dall’altra parte gli anglo americani furono costretti a trattenere in Italia ingenti quantitativi di uomini che dovevano realizzare il D-Day. Hitler sospettava la via di Lubiana e così piazzerà altre divisioni in Jugoslavia,mentre Stalin, a sua volta, sospettava un complotto anti-sovietico alle sue spalle. Per rabbonire tutti quanti nel 1942 si diede il via al bombardamento a tappeto delle città tedesche,nella sensazione di infiacchire così il morale della popolazione tedesca agganciandosi non solo a motivazioni di ritorsione ma anche ad idee che prendevano direttrici psicologiche omologhe sia per le popolazioni delle democrazie,che per le dittature. La strategia comune venne varate a Casablanca nel 1943: in essa però gli americani optarono per tempeste di precisione,diurne,gli inglesi invece si attennero strettamente all’azione notturna,per non svilire il ruolo della RAF,l’unica arma in grado di frapporsi alla ormai imposta strapotenza di USA e URSS. Gli inglesi si dimostreranno brutali e senza alcuna giustificazione strategica: nel luglio 1943 Amburgo verrà investita in pieno . Saranno 40.000 morti ed un milione i senzatetto. A livello strategico il bombardamento non infiaccherà l’industria bellica seppur rifugiatasi sotto terra o in campagna,frammentandosi in tante unità regionali. E’ sul sistema dei trasporti che il III Reich risentirà dell’azione delle bombe,ancora di più nella necessità di difendere le città con cannoni che servivano maledettamente ad est. I tedeschi potevano ritrovarsi col doppio delle bocche di fuoco e con una milionata di uomini in più. Altresì ebbe effetti politici la campagna del Bomber Command: infatti Goring inizierà a subire i rimbrotti ferali di Hitler,un dittatore che altresì sperpererà risorse per 24.000 caccia per scagliare missili di rappresaglia senza alcuna utilità. I bombardamenti a tappeto erano anche una risposta alla carneficina della guerra di posizione,una risposta occidentale. Ad est invece la ritrosia verso il sangue non esisteva: tra il tardo 1943 e la metà del 1944 infatti si svolsero tutta una serie di battaglie ferocissime che progressivamente ricacciarono la Wermacht la Wermacht da dove era venuta. I nazisti subivano pesantissime sconfitte ,ma non solo loro: per ungheresi e romeni le cose erano anche peggiori a causa della consistenza dei loro eserciti. Il problema era che il ritorno dell’Armata Rossa significava il codazzo dell’NKWD con i suoi massacri e violenze di ogni tipo. I Tartari ad esempio furono bersagli particolarmente preferiti in quanto ritenuti collaborazionisti dei tedeschi,quando in realtà questi ultimi erano stati usati dai nazisti COME CAMPIONARIO ESEMPLIFICATORE DELLA SUBUMANITA’ DEL CEPPO MONGOLO. Il ministro per la sicurezza Ivan Serov,già distintosi nel 1940 nella deportazione di Lettoni,Lituani e d Estoni,nel maggio 1944 iniziava il rastrellamento indiscriminato di questa minoranza. Tappa di destinazione dei convogli: TASKENT IN UZBEKISTAN E SVERDLOSK NEGLI URALI. Il 46% di queste persone perirà durante il lunghissimo viaggio dalla Crimea che verrà completamente de-tartarizzata: dalle antiche lapidi,ai toponimi,ai trattati marxisti-leninisti in lingua tartara. Dopo i tartari fu la volta dei turchi di Karaciajevo,dei Calmucchi buddisti,dei Balcari,dei Turchi Meshceti,dei Greci del Ponto,dei Curdi,dei Ceceni,degli In gusci. Nel febbraio 1944 Berija e Serov calarono con le loro orde dell’NKWD (19.000 ufficiali per 100.000 uomini) su Grozny a bordo degli autocarri  Stude Baker Lend-Lease di fabbricazione americana. Setacciarono ogni villaggio ceceno caricando le persone sui camion per scaricarli alla stazione di Grozny,dove li attendevano lunghe file di vagoni. Chi per un qualsiasi motivo non poteva essere trasportato,veniva fucilato sul posto. Nel giro di 15 giorni ,qualcosa come mezzo milione di persone veniva deportato in Kazakistan. Il viaggio durava un mese e sanciva la morte di migliaia di persone,soprattutto bambini. L’accusa di collaborazionismo era ridicola: i tedeschi non erano nemmeno giunti a Grozny,altresì i ceceni avevano combattuto a Brest-Litovsk contro i tedeschi nel 1941,ed altresì erano entrati nella resistenza partigiana. Più semplicemente il Cremino non voleva islamici nelle zone di confine con la Turchia.

Esistevano due ragioni che impedivano ad Hitler di ritirarsi: la prima era l’importanza dell’Ucraina nell’economia di guerra,la seconda era la fiducia verso generali fanatici – come Model e Schorner – che in più di una occasione avevano dimostrato di saperci fare. Il problema era che i russi analizzavano ed imparavano velocemente dagli errori. Così in certi settori la Wermacht aveva arretrato per migliaia di chilometri tanto da portare l’Armata Rossa ,già alla seconda metà del 1944,a piantare le artiglierie pesanti sui confini romeno ungheresi nonché finlandesi. Chi resse l’urto era il Gruppo d’Armate di Centro che,con la Bielorussia,andava a formare un ampio saliente. Quel fronte nell’estate del 1944 fu coinvolto in una gigantesca trappola,con i russi che con brevi cannoneggiamenti ,altoparlanti che diffondevano rumori di carri,squadriglie aeree che appoggiavano reparti inesistenti,facevano credere ai tedeschi che il maggiore sforzo fosse stato prodotto molto a nord o molto a sud delle loro posizioni. L’intelligence tedesco cadde in pieno: nella notte di quei mesi gli assaltatori sovietici si infiltravano a migliaia tra le linee tedesche,con i partigiani che disintegravano completamente i sistemi di comunicazione della Wermacht. L’Armata Rossa altresì aveva preso completa padronanza della guera combinata,così quando 1,3 milioni di uomini sfondarono da Ostrv a Kovel per più di 300 KM,oltrepassarono di slancio Minsk che vedeva ivi il grosso del dispositivo tedesco: qualcosa come 350.000 soldati tedeschi furono fatti prigionieri,più di quelli di Tunisi e Stalingrado messi assieme!

(**) Lo sfondamento del fronte centrale arrivava dopo che Hitler,temendolo,aveva rafforzato le divisioni di quel fronte. La  problematica era tecnica. Ad oriente i tedeschi erano stati superati dai russi. Infatti dal 1944 era stato ideato il corpo D’ARMATA D’ARTIGLIERIA costituito da potenti batterie da 152 protette da piastre da 150 mm,semoventi,costituite da 3 divisioni auto motorizzate con parchi carri proprio e copertura aerea autonoma. Questi corpi coprivano autonomamente le armate corazzate,potendosi per questo spostarsi liberamente,concentrando il fuoco su un punto di sfondamento ed altresì sottraendosi al fuoco nemico. In questo modo la penetrazione dei carri risultava brutale e difficilmente arginabile. I corpi d’armata d’artiglieria russa arrivavano a concentrazioni di fuoco devastanti ,fino a più di un cannone per metro. Non solo: con il bacino di popolazione a disposizione i russi effettuavano 3 cambi annuali di linea,mentre i tedeschi combattevano fino all’esaurimento. Con il generale Voronov a maresciallo capo dell’artiglieria,fu decretata la guera di profondità permanente,tanto che l’Armata Rossa rimarrà in offensiva per qualcosa come 250 giorni consecutivi. La velocità di penetrazione veniva data dai pesanti ma veloci carri Stalin da 50 tonnellate . Questi carri avevano scarsa protezione (11 cm di corazzatura),ma per questo guadagnavano in velocità e manovrabilità,altresì il cannone da 122,non solo faceva male ai Tigre ma altresì aveva una maggiore distanza utile. I rusi non idearono,al contrario degli Alleati Occidentali,il bombardamento strategico. L’aviazione russa agiva da intercettazione e pulitura dell alinea di fronte,per dare più respiro possibile alle avanzate. C’è da dire che le perdite umane dell’Armata Rossa erano assai elevate,ma i numeri erano a favore dei russi. I tedeschi ,dopo la crisi del 1942-43,non erano più in grado di rimpiazzare uomini al fronte. Così le unità furono ridimensionate,pareggiando il gap coi russi attraverso la tecnologia. Proprio quest’ultima impedirà il collasso della Germania già nel 1943. La divisione corazzata tedesca aveva visto scendere il suo numero di cari da 356 a 240. La diminuzione era stata potenziata dal peso,58-65 tonnellate,da una corazzatura di 150mm e dal sempiterno e micidiale cannone da 88. Erano i cari Tigre,quasi impossibili da scalfire,tuttavia soffrivano di due handicap: il primo era il dispendio di carburante. Per farlo muovere era necessaria una continua linea di rifornimento e qui cominciavano i guai,vista l’inferiorità aeronautica dei tedeschi. Il secondo era tecnico: anche un minimo guasto pregiudicava  la potenzialità del carro che diventava subito inutilizzabile. Per questo i tedeschi metteranno in linea anche il Panther che si presentava più leggero e quindi maggiormente manovrabile. Nella divisione corazzata entravano due reggimenti di  fanteria meccanizzata,un battaglione panzer grenadiere costituito da due reggimenti carri, e la brigata WAFFEN SS ,costituita da tre battaglioni di fanteria meccanizzata con una compagnia di mitraglieri. L’artiglieri divisionaria fu portata a tre gruppi STURMGESCHUTZE, con mezzi auto trasportati. Il gruppo poteva cacciare i carri,coprire la fanteria e rispondere alla stessa arma. In linea furono portati i pezzi ELEFANT da 70 tonnellate e corazza da 200,praticamente imperforabili. Questo aumento d’artiglieria tuttavia non pareggiava minimamente quella russa: se la divisione continuava a mantenere una certa potenza nei carri ,aveva tuttavia completamente perso il tetto e questo risulterà fatale negli ampi spazi russi. Anche la manovra risultava rallentata e questo impediva la sutura degli sfondamenti locali. Con queste nuove divisioni Von Manstein tenterà l’ultimo contrattacco sulla linea invernale voluta da Hitler tra il 16 ed il 23 dicembre 1943,approfittando dell’eccessiva profondità di Vatutin. L’iniziativa era geniale ,solo che era condotta con le riserve,ovvero con tutto quello che era rimasto. Come la spinta si esaurirà,l’intero fronte salterà per aria… Nelle offensive estive del 1944 i tedeschi mettevano in linea il gigantesco MAUS da 100 tonnellate e cannone da 127. Una bestia d’acciaio inattaccabile che risulterà necessaria per irrigidire il fronte,ma dal numero di esemplari assai esiguo per poter dare una svolta ala guerra. (**)

Il grado modesto delle unità combattenti tedesche,emarginate dalla spartizione del bottino orchestrata dal Fuhrer,aveva polverizzato il grado di combattività. Nonostante le misure draconiane ,i tribunali volanti ,buona parte delle unità superstiti furono sottoposte ad un nuovo ri- addestramento. Hitler non volle far ripiegare l’Armata del Nord che così non poté congiungersi con i reparti di Model in ritirata  rimanendo tagliata fuori. Nella mischia venivano gettate le rabberciate truppe dell’esercito interno  che riusciva ad appesantire l’avanzata sovietica su Varsavia ed in Prussia Orientale. A sud però i confini romeni saltarono con Antonescu che si dimetteva e Re Michele che ordinava il cessate il fuoco. Hitler scatenava un bombardamento su Bucarest che avrà come conseguenza quello di far ribaltare le alleanze romene,con i russi che si prendevano i Pozzi di Ploiesti e dilagavano in tutta la penisola balcanica. Il cambio di rotta romeno costrinse anche i finlandesi a mollare il colpo: Hitler qui evacuava a macchia di leopardo visto che i giacimenti di Petsamo e Suursari continuavano ad essere in mano ai tedeschi . Così i Finlandesi per evitare l’invasione dell’Armata Rossa,furono costretti a dichiarare guerra al III Reich. I russi nel frattempo avevano invaso la Bulgaria costringendo la Wermacht ad evacuare la Grecia in tutta fretta. Rimaneva l’Ungheria e qui Horty decise un cessate il fuoco unilaterale. Hitler allora si affiderà a SKORZENY per arrestare Horty ed imporre un fantoccio che continuasse la guerra al fianco del III Reich.  L’Armata Nord resisteva fanaticamente mentre a Gumbinnen i tedeschi riuscivano a bloccare l’armata rossa.

BRAGATION

Quando Stalin diede il via all’operazione in coincidenza col terzo anniversario di Barbarossa,l’Armata Rossa che attraverserà la Bielorussia si ritroverà di fronte ad un paesaggio lunare. I villaggi erano stati tutti distrutti e gli uomini o erano partigiani o erano stati deportati.  Quello che rimaneva delle città era stato minato oltre l’inverosimile e fatto non trascurabile non esisteva traccia di ebrei,ne vivi ne morti. Dal 1942 sul territorio agiva L’EINSATZKOMMANDO 1005 di PAUL BLOBEL,già capo DELL’EISANTZKOMMANDO  4° dell’Eisatzgruppe C,che riesumava i cadaveri delle fosse comuni,delle quali conosceva benissimo l’ubicazione. Quel macabro lavoro di distruzione inizialmente aveva una natura sanitaria,ma poi si trasformerà in una lotta contro il tempo per cancellare le tracce dei massacri. I cadaveri furono ammonticchiati in pire e bruciati con petrolio e legno. Le ultime tracce venivano buttate in polverizzatori d’ossa. Mentre questa unità necrofila procedeva al repulisti,le SS si affannavano a rastrellare quei pochi disperati che scamparono allo sterminio. Nella gigantesca avanzata ,l’Armata Rossa irrompeva a Belzec,Sobibor,Treblinka,solo che le semidei campi di sterminio NON esistevano più. Le installazioni erano state smantellate e con i mattoni dei forni erano state costruite fattorie circondate da conifere. Lì alloggiavano le famiglie delle ex guardie dei campi che dovevano vigilare sullo sciacallaggio.

Nell’agosto del 1944 il generale Koromowsky lanciava l’operazione Tempesta,ovvero l’azione su Varsavia dell’esercito clandestino nazionale polacco. Lo scopo era quello di strappare la città ai nazisti prima dell’arrivo dell’Armata Rossa in modo da bloccare i piani di Stalin. Tuttavia l’azione –come nel caso della sollevazione del ghetto del 1943 – era stata preparata molto male. Stalin in Polonia – che odiava – agiva tramite un comitato nazionale di liberazione,una sorta di gruppo di passacarte che doveva trascinare la Polonia al comunismo senza passare per la “deviazione” trotzkista del precedente partito comunista che “l’uomo d’acciaio” si era affrettato a liquidare . Disastrosa la conduzione della rivolta: i polacchi si erano illusi di avere di fronte una poderosa Armata Rossa in avvicinamento,quando invece il livore di Stalin verso gli insorti – definiti “criminali” – arriverà a far sganciare sopra la città rifornimenti senza paracadute. Per Model sarà un gioco ripristinare il controllo della città,ma i guai dovevano ancora venire per gli insorti. Himmler prese a pretesto la situazione per annientare completamente la capitale e con essa il problema polacco. Furono rastrellate risorse e truppe attingendo ad SS,Polizia,Azeri,Ucraini, e polacchi rancorosi. Agli ordini di BACH-ZELEWSKY fu scatenato su Varsavia il BATTAGLIONE DI DELINQUENTI ED ASSASSINI DI DIRLEWANGER,autore degli eccidi in Bielorussia,nonché dei ferocissimi combattimenti contro l’Armata Rossa per coprire la ritirata delle Armate di Centro. Le carceri di Danzica,Aklam,Bruchsal,Glatz,Torgau piene di SS condannate per omosessualità,pedofilia,stupro,sadismo,coprofilia,mutiliamo,assassinio,necrofilia furono svuotate ed ad essi furono accodati criminali e prigionieri politici di Dachau,Sachsenhausen,Buchenwald,Aschwitz. Addirittura comparivano otto zingari ed un afro-tedesco. La disciplina di questa massa informe fu stabilita immediatamente mediante pestaggi,violenza,impiccagioni e fucilazioni verso chiunque tentasse la fuga o si schierava dall’altra parte. Una tempesta senza precedenti. Le stesse SS indurite dalla guerra guardarono attonite verso i soldati del reparto di DIRLEWAMGER che facevano volare dalle finestre le persone che occupavano gli appartamenti dei palazzi,che falciavano a mitragliate malati,feriti,medici ed infermieri,che passavano per le armi chiunque si muovesse,che crivellavano di proiettili le donne dopo averle stuprate e derubate,che  riempivano le uniformi di  ciondoli,collane,catene ,bracciali,che si ammazzavano tra loro in preda all’ubriachezza o alla spartizione di un bottino.  Il Battaglione si era presentato di fronte a Varsavia con 3360 effettivi. Saranno solo 648 i superstiti di una carneficina soprattutto fratricida. Nel frattempo contro gli insorti fu usato di tutto: gas,lanciafiamme,inondazione,minicingolati Goliath filoguidati,mortai Karl da 150 tonnellate in grado di disintegrare un intero palazzo. Qualcosa come 250.000 persone perirono nella circostanza,i superstiti furono in parte deportati ed in parte dispersi. Successivamente gli artificieri iniziarono a minare strada per strada arrivando a polverizzare l’80% della città. Insomma fu riprodotta una nuova Cartagine o Persepoli. Un disastro che rivelava la putrefatto scatenata dal nazismo con passa carte deviati e sottosviluppati ridotti a sub appaltare lo sterminio alla feccia delle prigioni e con i generali della Wermacht intenti a compiacersi dei risultati.  Per i polacchi non finiva lì: chi era dell’esercito di liberazione nazionale e finiva in mano russa subiva varie sorti. Per coloro che avevano collaborato  coi russi a LVIV e VILNA si dava la scelta di entrare nell’armata comunista di BERLING o nei GULAG. Chi aveva dei gradi veniva invece immediatamente fucilato dall’NKWD in quanto giudicati autori ammutinati di una liberazione di territori che l’Armata Rossa aveva già stabilito non facenti parte della Polonia. Tutti coloro che invece avevano partecipato ai combattimenti di Arhnem,Montecassino,Inghilterra venivano trascinati di fronte a tribunali farsa e condannati ad anni di lavori forzati.  Roosevelt mise ugualmente tutto a tacere perché vedeva in Stalin il co direttore dell’ordine mondiale post bellico. L’Armata Rossa era alle porte di Varsavia quando gli Alleati sbarcavano in Normandia con l’ausilio di porti artificiali ed oleodotti sottomarini. L’organizzazione TODT aveva costruito 2000 km di casematte e fortificazioni che furono giudicate inutili se non si conosceva il punto di sbarco. Risultava impossibile inchiodare il nemico sulla spiaggia in relazione ad una elevata dispersione. Molto meglio attendere lo sbarco e concentrare le forze in un punto in un secondo tempo. Questa tattica tuttavia si esponeva alla micidiale caccia Alleata,il cui rapporto con la Luftwaffe era di 10.000 contro 300 !! Questa massa di aerei martellava pesantemente ponti,scali ferroviari,ferrovie,limitando pesantemente il movimento dei reparti corazzati. Nonostante lo sconvolgimento prodotto dall’aeronautica e dai contemporanei tiri delle corazzate,i tedeschi si ritrovarono un alleato imprevisto: il tortuoso bocage. Infatti in Normandia,per riparare le coltivazioni dalle raffiche di vento oceaniche ,erano stati realizzati dei filari intricati di arbusti alti anche 2 metri,assai difficili da superare coi cari ed utilissimi per occultare nidi di mitragliatrici e mortai. Così,nonostante la testa di ponte iniziale,per i successivi 2 mesi,gli Alleati faticarono non poco a prendere terreno. Sarà con il superamento di queste barriere che l’aviazione giocherà un ruolo fondamentale: la tempesta scatenata sarà tale da  annientare l’intero fianco sinistro dello schieramento tedesco. Quando il 31 luglio  Patton sfonderà ad Avranches,l’intera armata tedesca si ritroverà in una sacca che andava da CAEN,a nord,a FALAISE,un po’ più a sud,con l’intero sud-est tagliato fuori. La Wermacht nei tre fronti tra giugno e settembre 1944 perdeva 1,25 milioni di uomini. Per ripristinare gli organici  ridimensionati fu data una divisa a migliaia di ex prigionieri poco propensi ad essere liberati da personaggi sinistri che consideravano la prigionia una contaminazione ideologica da debellare con i GULAG. Stalin vedrà di occuparsi anche di queste divise e l’accordo con le potenze occidentali verà risolto senza difficoltà. A quel punto ufficiali di collegamento sovietici gironzolavano  per i campi di prigionia intenti a rassicurare sopra la sorte dei prigionieri che in ogni caso quando venivano rimpatriati o si ammazzavano o venivano ammazzati. (soprattutto quelli non di nazionalità russa)

Nel dicembre 1944 Hitler lanciava la sua ultima grande offensiva: lo scopo era convergere su Anversa dai VOSGI,tagliare fuori il Gruppo di Armata Inglese e dare una scudisciata forte agli Alleati Occidentali,probabilmente per convincerli che un accordo era nei loro interessi,permettendo al Fuhrer di concentrare tutte le forze ad est. Il terreno accidentato dava poche possibilità di manovra ai tedeschi,tutto era lasciato al maltempo ed alla capacità di arrivare sulle scorte di carburante avversarie. La sorpresa durerà 4 giorni,poi il raddoppio delle fanterie ed il triplicamento delle forze corazzate alleate chiusero i conti. Hitler non era più in grado di controllare ne gli eventi e ne se stesso. Tanto meno lo era il popolo tedesco sempre più frammentato e frammischiato tra bombe incendiarie,stupri e stermini. Nonostante la Propaganda,la guerra contro la colossale america era vista dal popolo con oscuri presagi rafforzati dal disastro di Stalingrado e dall’allungamento dei  tempi del conflitto. Hitler di fronte ai rovesci si seppellirà sempre di più al centro della terra ed altresì arrancava in strategie militari senza cognizione di causa soprattutto perché lontano migliaia di chilometri dagli eventi. Così faceva suonare la grancassa della vittoria su Stalingrado troppo presto e ciò fu ancora più duro da digerire quando si ritroverà con un FELDMARESCIALLO fresco di nomina che firmava  la resa. Da quel momento i commenti non parlavano più di vittoria ma di una qualche situazione che evitasse il peggio. Tra gli operai le considerazioni erano: “…non è che sotto i russi la situazione può peggiorare…”,mentre i catto - monarchici della parte occidentale vedevano negli americani semplici affaristi. I discorsi di Hitler si fecero meccanici e le cifre snocciolate pura bugia. Hitler aveva minacciato di spazzare via le città inglesi ma il risultato saranno 20 milioni di persone senza servizi essenziali in Germania,800.000 feriti,305.000 morti,5 milioni di evacuati. Il costo della guerra di bombardamento aereo costerà 10 volte di più ai tedeschi che agli inglesi. Le armi di rappresaglia hitleriane non furono in grado di pareggiare il gap. Hitler si rivelò disastroso anche nella strategia di difesa intestardendosi nell’artiglieria e quando lancerà la prima serie di ME-262 a reazione contro la marea in Normandia,il risultato immediato sarà che il Reich si ritrovò quasi senza copertura. Le tempeste incendiarie svuotarono le città,tuttavia non si verificò la ventilata rivolta contro Hitler. Si verificherà invece la frattura del progetto di Speer: quello di concentrare la produzione in poche grandi aziende. La dispersione infatti significava trasporto e quest’ultimo era stato distrutto dai bombardamenti. Molto contrastanti gli effetti sulla vita lavorativa e quotidiana. Il Partito Nazista era divenuto si sinonimo di corruzione ma nel contempo la Gioventù Hitleriana e l’Assistenza del Popolo furono organizzazioni naziste che raggiunsero un alto grado di popolarità per l’aiuto prestato alle popolazioni che subivano un bombardamento. Alla fine del 1942,i 42 GAU della NSDAP venivano nominati commissari della difesa dello stato,responsabili della difesa civile,ed alcuni di essi si comportarono anche bene ,soprattutto quelli che non diedero peso alle stronzate himmleriane che prevedevano le bombe come l’occasione per ridisegnare la faccia delle città…. Anche l’idea di unità nazionale nelle avversità verrà smentita dai fatti: infatti si diffusero tensioni tra le città dell’ovest pesantemente colpite e quelle dell’est maggiormente tutelate dalla distanza. Wurtzburg rifiuterà lo stabilimento industriale in loco di Scweifurt perché non voleva divenire obiettivo militare. Il fronte e la fabbrica smantellavano l’unità familiare con mariti trasferiti e mogli evacuate con i figli,per non parlare del caos sessuale e dei ruoli con mogli ei figli riottosi a seguire il merito e padre che rientrava. Il  bombardamento desertificava una città. Uffici chiusi,trasporti bloccati,niente acqua,niente elettricità,niente gas,niente divertimento. Gli sfollati si scontravano con la realtà della campagna che a sua volta non conosceva il terrore delle bombe. Si scatenarono giri viziosi fatti di espropri,sfruttamento e quant’altro. Era anche peggio per chi ritornava dal fronte in licenza e si ritrovava la casa distrutta. Per non parlare del risentimento verso i militari delle guarnigioni occidentali  o interne,intente a gozzovilgliare e speculare. Il fronte interno era terreno curato da Goebbels che nonostante i Tribunali Popolari in funzione contro i disfattisti,dal 1943 si vide costretto a scatenare la paura atavica del bolscevismo asiatico. Una campagna velleitaria ed artificiosa che sanciva il distacco dalla realtà.

 

L’ULTIMO STERMINIO

A quel punto gli ebrei diventarono l’agnello sacrificale al dio Wotan affinché mutasse il corso degli eventi. Se erano loro in ogni caso ad incidere sulle sorti della Germania,con la loro totale eliminazione si sarebbero dovuti cogliere dei benefici. Così inizierà una caccia all’ebreo rimasto . Ma dov’era ??

Il territorio sotto influenza nazista rimasto incolume dalle politiche razziali era l’Ungheria. Il suo territorio post asburgico raccoglieva 400.000 ebrei  , i territori successivamente annessi altri 300.000,più gli sfollati provenienti dall’Austria,dalla Cecoslovacchia. Tra questi ,100.000 si erano convertiti al cristianesimo. L’Ungheria era reduce dal collasso della prima guerra mondiale. Era entrata in guerra come suddito privilegiato di un impero  e ne era uscita profondamente ridimensionata. Con un ammiraglio della marina asburgico al potere – Horty – l’Ungheria tentava la risalita internazionale scegliendo l’alleanza col fascismo e giungendo a leggi anti semite foraggiate da un certo anti semitismo locale. Questo era fomentato dalle Croci Frecciate di SZALASI e rappresentava un’arma a doppio taglio per la nobiltà conservatrice. Con l’entrata di Barbarossa,l’Ungheria inizierà le sue deportazioni di ebrei apolidi – 18.000 – in Ucraina,che furono dati in pasto alle Eisatz. All’interno dello smembramento della Jugoslavia,gli ungheresi si stanziarono in Vojvodina ed a Novi Sad nel gennaio 1942,presero a massacrare ebrei,serbi ed altre minoranze. Lo sterminio scatenerà tali proteste da costringere a realizzar dei  processi per crimini di guerra che costrinsero numerosi responsabili a riparare in Germania. In relazione a ciò alcuni ebrei venivano aggregati addirittura ai battaglioni di stanza a VORONEZ che poi verranno travolti dall’offensiva sovietica del novembre 1942. Quando i tedeschi si ritrovarono tra le mani lavoratori coatti ebrei – ungheresi,decisero di passare all’azione sopra l’anomalia ungherese. Dall’aprile 1943,Hitler inizierà una morbosa pressione presso Horty affinché sollecitasse lo sterminio,ma nei colloqui diplomatici,il ministero degli esteri KALLAY si rifiutava di trasferire gli ebrei senza sapere la loro destinazione. All’inizio del 1944 si sapeva che Budapest trattava per uno sganciamento sul modello italiano,così nel febbraio 1944 due divisioni meccanizzate tedesche entravano in territorio ungherese con Horty costretto ad un rimpasto di governo ed alla concessione a Speer di 100.000 ebrei come lavoratori coatti. Accodato ai mecCanizzati v’era la squadra di EICHMANN: 200 persone tra le quali gli specialisti DENNECKER, KRUMEY,NOVAK,WISLICENY,pronti a scatenare il rastrellamento. Veniva subitaneamente realizzato uno JUDENRATT,poi fu la volta del governo SZTOJAI che doveva emanare leggi anti ebraiche. Infine c’era l’entrata delle squadre SS coadiuvate dalla gendarmeria magiara che iniziò i rastrellamenti dalla campagna per poi arrivare alle città. Attraverso attentati ad arte ed accuse di speculazione valutaria, dall’aprile 1944 iniziarono a partire i primi convogli per i campi di sterminio.  Eichmann organizzerà quattro convogli giornalieri in grado di trasportare 12.000 persone. Quando gli ebrei giungevano a destinazione,avevano solo gli abiti che portavano addosso. Data la vasta scala delle operazioni,Rudolph HOSS,passato al comando generale dell’amministrazione dei campi,veniva reintegrato ad Auschwitz e subito farà sentire la sua mano col potenziamento dei crematori,dei collegamenti ferroviari,dei ponti di incenerimento. Il Sonderkommando fu portato a quasi 3000 uomini,i grassi umani ricavati dai processi di eliminazione erano riutilizzati per migliorare l’efficienza dei forni. Solo il 10% delle 438.000 persone inviate nei campi verrà sfruttata come manodopera,il resto verrà incenerito. IL 6 luglio 1944,Horty impose lo stop: membri del governo SZTOJAI venivano arrestati,mentre lo stesso ammiraglio andava a bloccare personalmente i convogli. Quest’ultimo non si fermerà arrivando a sequestrare il consiglio ebraico . Con i russi che avanzavano ,Horty,desideroso di mandare a quel paese i nazi,ordinava la dispersione degli ebrei in attesa del cambio di alleanze. Hitler allora spediva SKORZENY in Ungheria a rapire il figlio dell’ammiraglio e del reggente trascinandoli poi a Mathausen. Eichmann,nel frattempo rientrato in Germania,ritornava così in Ungheria quando gli impianti di Auschwitz erano stati smantellati e con la città sotto assedio. Così gli ultimi ebrei furono costretti ad una marcia di 150 km , i cui superstiti approderanno a Mauthausen. Fino all’ultimo Eichmann attinse agli ebrei per spedirli nelle oscure fabbriche sotterranee che sorgevano in ogni pertugio per sfuggire dai bombardamenti. Il gruppo di stabilimenti più infernale ed oscuro era quello delle CAVERNE DI KAUNSTEIN DELLA TURINGIA SETTENTRIONALE.  Qui negli anni trenta esistevano delle miniere di anidride  e gesso utilizzate come depositi per immagazzinare sostanze chimiche. Squadre di detenuti di Buchenwald dall’agosto del 1943 iniziarono a ricavare dai depositi  i vasti ambienti per le officine delle V2. Il lavoro era in condizioni spaventose: senza ventilazione,dormivano in giacigli ricavati dalle gallerie laterali continuamente disturbati da esplosioni,betoniere,martelli pneumatici,respirando fumi nocivi. Dodici ore di lavoro in mezzo a flebili luci e povere spessa,spostando roccia  a mani nude. I sanitari erano bidoni di cherosene e non esisteva acqua corrente. Chi rallentava veniva fatto fuori: 3000 persone perirono tra l’ottobre 1943 ed il marzo 1944. Altri 1000 morirono nel lunghissimo trasferimento a Bergen-Belsen. Ad opera compiuta Speer si precipitava a complimentarsi con il comandante del campo per la rapidità coi quali erano stati condotti i lavori,senza curarsi assolutamente del come. Da quel momento sorse il campo di DORA-MITTELBAU con una ampio ventaglio di sotto campi che andarono a raccogliere 40.000 lavoratori coatti. Capi squadra ed ingegneri – come lo scienziatone VON BRAUN il padre della missilistica – si adoperarono al funzionamento delle catene di montaggio che sfornavano 600 missili al mese e tutta una vastissima gamma di munizionamento. Il sospetto di sabotaggio finiva con impiccagioni,chi rallentava veniva pestato. Ogni giorno venivano ammonticchiati cadaveri di persone perite per sfinimento. Da DORA MITTELBAU esisteva la “convalescenza” a Bergen Belsen. Questo campo privilegiato ospitava ebrei che venivano ivi mantenuti dalle SS come merce di scambio,ma dall’autunno del 1944 quel campo diventerà di concentramento per gli evacuati dall’est in relazione all’avanzata dell’Armata Rossa. Gli arrivi si fecero massicci ed il campo inizierà a precipitare vertiginosamente nelle condizioni di vita,tanto che perfino chi proveniva da Aschwitz rilevava terrificanti le condizioni di Belsen. Quando arrivavano gli inglesi ben 50.000 persone era morto di fame. La questione della “convalescenza” si era introdotta dal 1944 per migliorare la produttività. Non esistevano spinte umanitarie ,solo tecnocrazia e dogmatismo razziale. Ai tedeschi doveva  essere risparmiato lo sforzo bellico,per questo la Germania nell’agosto 1944 “ospitava” 8 milioni di lavoratori coatti. Questi lavoratori inferiori dovevano andare a costituire la futura HERRENMENCHEN . La visione prevedeva gli strati meno abbienti della popolazione tedesca prendere a calci francesi,polacchi,russi affinché lavorassero al loro posto,il tutto sovvertendo il famoso “lavoratori di tutto il mondo unitevi !!”.

In questo caso tutto avveniva alla luce del sole ed era impossibile ai cittadini tedeschi non notare queste persone dal viso smunto. Altresì il pregiudizio atavico si scontrava con lo schematismo razziale scientifico: così gli assimilabili olandesi ed italiani erano molto malversati dalla popolazione in quanto i primi facevano di tutto per dimostrare il loro odio verso i tedeschi,i secondi nonostante i privilegi dell’alleanza venivano giudicati scansafatiche e donnaioli. Le cose per quest’ultimi peggioreranno all’indomani dell’armistizio. I tedeschi li ritenevano traditori e per questo pestabili. Le loro condizioni di vita precipitarono al livello di quelle dei russi e spesso l’omicidio a sangue freddo era di prassi per quegli ufficiali giudicati “badogliani”. I rapporti intimi costavano molto caro ed in più di una occasione si inscenavano pubblici ludibri per le donne tedesche che si erano concesse. Più tollerante la posizione dominante del maschio tedesco. Ovvia la fine del partner  UNTERMENSHER.

 

L’ULTIMO SCORCIO

Nell’ultimo trimestre del 1944 gli Alleati avevano sganciato l’identico quantitativo di bombe dell’intero 1943. Nel primo trimestre 1945 il tonnellaggio sganciato era pari ad 1/5 di quello dell’intero conflitto. La tempesta incendiaria del 13 aprile 1945 su Dresda fece qualcosa come 35.000 morti: un numero così elevato da costringere una gigantesca opera di cremazione da parte delle “esperte” SS. La violenza dimostrata passava attraverso la  propaganda tedesca PRESA MOLTO SUL SERIO e che indicava una difesa delle città ad oltranza e lo scatenamento di una ETERNA guerriglia. Gli Alleati NON volevano un bagno di sangue modello MARNA e così  vomitarono l’inferno allo scopo di spazzare via qualsiasi difesa. Altresì Churcill in luogo dell’ultimo assalto sovietico alla capitale,prometteva a Stalin la distruzione di tutti i collegamenti della Wermacht per impedire il transito delle truppe. Tuttavia Dresda non figurava assolutamente tra i centri di primaria importanza. Il comandante HARRIS non la pensava allo stesso modo. Nel frattempo attraverso mannaiate a forma di Katiusha,L’Armata Rossa si portava a ridosso nei confini del Reich ed in gennaio dilagava nella preziosa ed industriale Slesia. Hitler non batteva ciglio e trasferiva la VI armata corazzata SS del fido Sepp Dietricht dalle Ardenne in Ungheria a schermo di fantasmagorici pozzi petroliferi. Prussia Orientale e Pomerania furono affidate alla difesa dei più fanatici,come KOCH ed HANKE. Himmler veniva nominato comandante del Gruppo di Armate Vistola,coronando il suo sogno di comandante di una unità di combattimento. Il suo discorso di insediamento non lasciava DUBBI circa LA FINE A CUI SAREBBERO ANDATI INCONTRO. Persino Hitler si mise le mani nei capelli alla vista di quello che cazzo fece il suo fido Enrico. Goebbels affermerà: “IL Reichfuhrer è senz’altro imbattibile come piantagrane,NON COME STRATEGA.”

 

L’ANNIENTAMENTO

Quando ad ovest MODEL,intrappolato nella polveriera della RUHR,si suicidava piuttosto che arrendersi ,la Germania perdeva l’ultima conurbazione industriale disponibile. A quel punto si scatenerà la GESTAPO che inaugurerà una massiccia campagna di sterminio dei detenuti e dei lavoratori coatti a BOCHUM,DORTMUND,ESSEN,GELSENCHIRSCHEN. I TEDESCHI RESISTEVANO nello HARZ ma Bradley e Patton avanzarono a spronbattuto fino all’ELBA,con gli inglesi che si occupavano di Amburgo,i francesi del sud ovest,la settima armata USA della Baviera e dell’Austria. Avanzate fulminee che non davano luogo a possibili riorganizzazioni e nemmeno alla fuga di Hitler da Berlino. Il disfacimento del nazismo seguirà molti rivoli: una parte della popolazione sperava in una rapida fine avendo realizzato l’errore di fede,altri morirono d’inedia privi di una guida. Altri invece sfogarono la loro rabbia su chiunque avessero sotto mano: delinquenti comuni,lavoratori coatti in fuga,disertori. La Germania del collasso aveva visto il sorgere di autentiche compagnie di criminali che saccheggiavano ,rapinavano,stupravano. Erano formate da fuggiaschi e da predoni comuni. La loro fine era una l’impicagione o il linciaggio  all’interno di una struttura in disfacimento che tuttavia conservava una ferale funzione repressiva. Uccisioni dell’ultimo minuto e marce forzate della morte disseminarono di cadaveri i cigli delle strade ed i crateri delle bombe. I campi che evacuavano ospitavano ancora 750.000 persone ed a quanto pare 250.000 morirono strada facendo. Di questi solo la metà era ebrea e quindi andava cancellandosi anche la motivazione anti semita. Le marce erano organizzate per massacrare più gente possibile per vendetta o perché era l’unica cosa che sapevano fare. Nel cuore corrotto del regime la sconfitta si trasformava in un grandioso spettacolo storico. Il vertice nazista si sentiva protagonista di un dramma apocalittico di cattivo gusto,dove gli altri – compreso il popolo tedesco – erano comparse sacrificabili. E’ importante non dare a quei minuti finali un patos alfierano: il dittatore che diviene grande nella morte. In questo caso Hitler non combatterà a spada tratta contro un nemico in superiorità numerica,anche perché non era in condizioni fisiche per farlo. Così il trapasso di Hitler assomiglierà di più ai massacri UNNI in onore di Attila che al Saul di Alfieri. Il Fuhrer alla fine del 1944 aveva mobilitato 10 milioni di uomini,il doppio degli effettivi della Wermacht nel 1939. Tuttavia quelle divisioni si trovavano in pessime condizioni. Fuori dai confini del Reich esistevano altresì altri 2 milioni di soldati che Hitler non volle richiamare in patria. In realtà il dittatore non aveva piani di difesa del Reich: se le cose si fossero messe male avrebbe semplicemente aperto una gigantesca voragine nella quale far precipitare tutti quanti. Se il Fuhrer vaticinava crepuscoli degli Dei dei minorati,Guderian tenterà fino all’ultimo di costruire una riserva corazzata,ma ad essa non solo furono destinati mezzi ma nemmeno uomini. Tutta la produzione veniva dispersa in fronti lontani e lunghissimi e il risultato era che l’esercito della blitzkrieg  progressivamente si vide sempre più costretto a spostarsi a piedi o in bicicletta. La catastrofica situazione militare veniva spiegata  con la sovversione e contrastata con corti marziali  che facevano impiccare disertori e disfattisti . Le impiccagioni erano abituali nei Balcani ,in Russia,in Ucraina,ma negli ultimi momenti diventarono un leit motiv anche in Francia,Italia,Germania. Mutuando altresì Stalin,dal marzo 1945 Hitler escluse dal sostegno finanziario statale le famiglie di chi era stato preso prigioniero senza essere gravemente ferito. Non basterà: nel mese di aprile si arrendevano agli Alleati occidentali 4,6 milioni di soldati. I giganteschi vuoti furono colmati con i civili ed anche le donne furono spedite in linea,cosa che fino ad allora Hitler aveva proibito. Il VOLKSTURM arruolava persone abili dai 15 ai 60 anni gli over sessanta ricevevano incarichi di sorveglianza. L’armamento era scadente (doppiette da caccia con una decina di colpi e Panzefaust) e rivelava una disperazione a metà tra il tentativo di legare tutti al regime e la volontà di ammazzare tutti. Ed ammazzavano tutti anche i soldati dell’Armata Rossa: Germania Orientale,Serbia,Ungheria,Romania vedevano i russi mettere i villaggi letteralmente a fero e fuoco e particolarmente cruenta era l’azione contro i non slavi. In Germania il livore veniva accentuato dalle condizioni di benessere dei tedeschi. Soprattutto i rimpiazzi si scatenavano in orge e baccanali tali da sfogare una aggressività sollecitata dalle propagande. La relativa umanità dimostrata dagli americani favoriva le resa dei civili presso di loro e la risposta nazista sarà quella di comminare fino a 500 condanne a morte al mese. Nel frattempo i vertici militari si abbandonavano a fanatismi morbosi nell’intento di difendere la vita del Fuhrer tralasciando tutto il resto. L’ossessione era verso la posterità e la rappresentazione delle ultime settimane doveva assicurare una immagine futura indefinita che avrà effettivamente un enorme successo dato il ritorno della loro presenza all’inizio del nuovo millennio. La più incredibile accozzaglia di devastati psichici del mondo la sciò quello che chiamavano il palcoscenico della storia e,calato il sipario,resta ancora un sentore malefico che non si è ancora spento del tutto. Le rabberciate linee concentriche su Berlino NON impediranno l’avanzata sovietica: in particolare le alture di SEELOWE a oriente della capitale furono travolte da ingenti forze sovietiche che il 25 aprile completarono l’accerchiamento di Berlino. Hitler sperava che reparti di una certa consistenza posti a nord ed a sud della capitale,rompessero l’assedio,ma nel frattempo i sovietici avanzavano in città. Buona parte degli stretti collaboratori era fuggito dalla capitale. Dal bunker ,la follia vedeva Goebbels gridare:” Ma il mondo tremerà quando lasceremo la terra!! “,mentre Hitler architettava una sanguinosa sconfitta difensiva che vedrà Berlino essere coinvolta in una furibonda battaglia. Le gallerie come ricoveri per feriti verranno allagate,i ponti transitabili disintegrati,la cittadella dei palazzi governativi verrà difesa da persone che finiranno letteralmente dilaniate. Come colpo di teatro finale,Hitler nel suo testamento redigeva un nuovo governo ed il suo successore. Quel governo durerà tre settimane ed avrà come unico atto  d’imperio quello di esautorare HIMMLER. I suoi tentativi sconnessi di arrivare ad una resa parziale ad ovest caddero nel vuoto. In ogni dove le forze armate si arrendevano autonomamente. Così l’8 maggio 1945 JODL firmava la resa generale davanti ad Eisenhower,replicando la cerimonia a Karlhorst dai russi il giorno dopo. Il 6 maggio Himmler ,dopo essersi reso conto che non era possibile trattare con gli Alleati,cercava di scomparire tra le migliaia di profughi. Scoperto dai britannici ,farà in tempo a suicidarsi con il veleno. A bombardamenti cessati la Germania si trovava con il 20% del sistema industriale distrutto, e con più del 50% degli alloggi disintegrati.,sottonutrizione,shock per la perdita dei cari,campi profughi. Il governo della Germania occupata inizierà a vivere il 5 giugno 1945 suddiviso in 4 zone d’occupazione. Le zone NON corrispondevano ai vari stati regione che costituivano la Germania ed altresì LA PRUSSIA VERRA’ LETTERALMENTE CANCELLATA

NEL 1947.

 

Il filo d’oro per l’affermazione della vita sopra chi vuole instaurare deserti di cimiteri globalizzati è altissima. L’uomo si impose con irruenza contro una natura malevola e malvagia (mutuando la poetica del nostro Leopardi). Solo che non appena la tempesta si placa,non appena l’ideologia di uno sterminio si spegne,non appena le fiamme si ritraggono,immediatamente quel vuoto non viene riempito da quel filo d’oro,ma da un procedere umano inetto,deficitario,profondamente iniquo,tale da far rilevare come quei massacri non abbiano insegnato assolutamente nulla. Così la morte per deportazione e concentramento diviene più subdola,ancora più fredda ed implacabile se riferita ad indici economici,percentuali borsistiche,inflazioni,crolli finanziari,riconversioni industriali,modificazioni istituzionali,erosioni territoriali,sconquassi climatologici dovuti ad un uso sfrenato delle risorse naturali per esigenze economiche. Ora masse umane si deportano volontariamente scappando dai deserti campi del pacifismo industriale e della democrazia dell’abbassamento delle tasse che ha come conseguenza la ferma volontà di attingere gratuitamente a fonti energetiche in via di esaurimento. Così dalla patina dei vertici mondialisti si allargano schiere di emarginati per il deserto che avanza e per la droga consumistica che stordisce ed all’interno di queste orde di ignavi qualcuno inizia a pensare ed a volere con forza uno sterminio totale……

 

a cura di Linea Critica e per gentile collaborazione di Andreas Obermann







    
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