SVILUPPO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

 Paradossalmente l’invasione tedesca e la sua profonda penetrazione costrinsero l’URSS ad accantonare i fanatici incompetenti ,nonché i burocrati di partito che funzionavano solo come agenti intimidatori. L’economia pianificata si era dimostrata incapace di reagire all’invasione,così l’introduzione di una certa flessibilità permetterà ad esempio ai comandanti di essere più liberali,con un maggior potere il loco. Al netto della propaganda non si può dire che il socialismo staliniano abbia fatto una buona figura in guerra,altresì la possibilità che ne uscisse un socialismo riformato NON era un argomento convincente a favore del sistema vigente che accantonava ogni riforma appena la sua nomenklatura tornava a sentirsi al sicuro. IL cordone ombelicale con la Gran Bretagna veniva visto come importante anche se non risulterà mai così automatico nonostante i profondi legami USA-G.B. Anche in questo caso il misconosciuto Fronte dell’Atlantico avrà un peso gigantesco nelle sorti del conflitto. I tedeschi nel 1942 piazzavano qualcosa come 700.000 tonnellate di naviglio affondato al mese…. Si era sull’orlo del collasso,ma gli USA passarono nel giro di un anno da 1,6 milioni di tonnellate di naviglio prodotte,a 13,5 milioni di tonnellate. Questa produttività unita alle innovazioni tecnologiche diedero un duro colpo alla Kriegmarine che nell’estate del 1943 non riuscirà più ad affondare più di 100.000 tonnellate mensili. Gli U-BOOTE venivano individuati anticipatamente e disintegrati, ed anche la flotta di superficie fu costretta progressivamente a mettersi sulla difensiva. Rommell stesso fu costretto alla difensiva in Nord- Africa perché gli alleati decifravano i suoi messaggi ed affondavano in massa i rifornimenti. Lo stallo di fronte ad Alessandria permise agli Inglesi di ricevere tonnellate e tonnellate di materiale americano: carri armati,motori,pezzi di ricambio,aerei. Quando Montgomery attaccherà sarà un massacro,accentuato dagli assurdi ordini di Hitler. Mentre in Egitto l’Asse si liquefaceva,in Marocco ed Algeria sbarcavano gli Americani,assolutamente indisturbati e con in tasca gli accordi con i generali collaborazionisti di Vichy,voluti da Roosevelt per l’antipatia di pelle con De Grulle ( e per l’imbarazzo di Churcill). Proprio in quel momento in Russia si stava combattendo una brutale battaglia sul Volga ed il bisogno di truppe era disperato: Hitler invece decideva di mobilitare divisioni per la Francia non occupata e per la testa di ponte di Tunisi che succhierà qualcosa come 275.000 uomini,lasciati in trappola anche  a causa delle gelosie che intercorrevano tra il generale Von Armin ed il generale Rommell,con quest’ultimo che veniva rimpatriato proprio nel momento decisivo. A TUNISGRADO (così venne ribattezzata dai tedeschi) l’Asse perse il triplo dei superstiti di Stalingrado. L’operazione TORCH aveva rivelato l’importanza della manovra congiunta,mentre Rommell aveva il vizio di scavalcare tutti arrivando direttamente ad Hitler ed a Mussolini. Così a Kasserine subirà la ripicca di Von Armin,dando la possibilità agli americani di coprire il gap dell’inesperienza in combattimento.  Le trattative con Darlan e Giraud porteranno alla dichiarazione congiunta di Casablanca della resa senza condizioni dell’Asse. Una comunicazione a tutela dell’opinione pubblica e per tenere a bada Stalin che in Svezia già si muoveva per la realizzazione di un futuro governo tedesco con ufficiali della Wermacht in mano sovietica. La campagna d’Africa si protrarrà fino al maggio 1943,e questo significava che lo sbarco sul continente sarebbe stato posposto al 1944. Ciò impose agli inglesi un maggiore vincolo americano con questi ultimi per nulla attratti a guerre in Medio Oriente o nel Mediterraneo per fare da scudo agli interessi inglesi. Roosevelt voleva arrivare direttamente al cuore della Germania senza risalire penisole ingarbugliate (come poi si rivelerà l’Italia) col rischio di un lungo bagno di sangue. Era certamente essenziale limitare l’influenza del mondo sovietico ma era altrettanto importante che i russi tenessero sotto pressione Hitler. I Balcani furono esclusi a favore dell’Italia che veniva assalita dalla Sicilia. Mussolini veniva dimesso per Badoglio che iniziava immediatamente a trattare lo sganciamento che scatenerà una dura guerra civile nel centro nord. I tedeschi scapitavano da tempo perché volevano saldare i conti con un alleato definito inaffidabile,soprattutto in materia ebraica. Quasi subito 10.000 italiani furono passati per le armi con l’accusa di sabotaggio ; a Roma e Firenze i tedeschi si lasciarono andare ad autentici saccheggi. A Cefalonia qualcosa come 5000 italiani furono massacrati nonostante la resa. Mentre Hitler scatenava i paras per la caccia al Duce da rimettere sul trono di uno stato fantasma,l’esercito tedesco smantellava intere industrie,requisiva tonnellate di materiale da guerra,di macchinari,per trascinarli nel Reich. Qualcosa come più di 500.000 soldati italiani furono spediti in Germania come lavoratori coatti. Kesselring – prestato dalla Luftwaffe – riusciva sgomberare dalla Sicilia 100.000 soldati,poco prima della capitolazione italiana,centomila soldati che andarono poi a difendere con le unghie il centro Italia,inchiodando per 20 mesi gli Alleati. L’Italia tuttavia si trasformerà in base di lancio per i bombardamenti della Germania Meridionale,Ungheria,Romania,Bulgaria,paesi,questi ultimi,che dovevano essere persuasi a rivedere i loro legami col Reich I tedeschi erano costretti a far affluire truppe dalla Francia e dalla Russia ,nonché affidare le retrovie a truppe sui generis,ma dall’altra parte gli anglo americani furono costretti a trattenere in Italia ingenti quantitativi di uomini che dovevano realizzare il D-Day. Hitler sospettava la via di Lubiana e così piazzerà altre divisioni in Jugoslavia,mentre Stalin, a sua volta, sospettava un complotto anti-sovietico alle sue spalle. Per rabbonire tutti quanti nel 1942 si diede il via al bombardamento a tappeto delle città tedesche,nella sensazione di infiacchire così il morale della popolazione tedesca agganciandosi non solo a motivazioni di ritorsione ma anche ad idee che prendevano direttrici psicologiche omologhe sia per le popolazioni delle democrazie,che per le dittature. La strategia comune venne varate a Casablanca nel 1943: in essa però gli americani optarono per tempeste di precisione,diurne,gli inglesi invece si attennero strettamente all’azione notturna,per non svilire il ruolo della RAF,l’unica arma in grado di frapporsi alla ormai imposta strapotenza di USA e URSS. Gli inglesi si dimostreranno brutali e senza alcuna giustificazione strategica: nel luglio 1943 Amburgo verrà investita in pieno . Saranno 40.000 morti ed un milione i senzatetto. A livello strategico il bombardamento non infiaccherà l’industria bellica seppur rifugiatasi sotto terra o in campagna,frammentandosi in tante unità regionali. E’ sul sistema dei trasporti che il III Reich risentirà dell’azione delle bombe,ancora di più nella necessità di difendere le città con cannoni che servivano maledettamente ad est. I tedeschi potevano ritrovarsi col doppio delle bocche di fuoco e con una milionata di uomini in più. Altresì ebbe effetti politici la campagna del Bomber Command: infatti Goring inizierà a subire i rimbrotti ferali di Hitler,un dittatore che altresì sperpererà risorse per 24.000 caccia per scagliare missili di rappresaglia senza alcuna utilità. I bombardamenti a tappeto erano anche una risposta alla carneficina della guerra di posizione,una risposta occidentale. Ad est invece la ritrosia verso il sangue non esisteva: tra il tardo 1943 e la metà del 1944 infatti si svolsero tutta una serie di battaglie ferocissime che progressivamente ricacciarono la Wermacht la Wermacht da dove era venuta. I nazisti subivano pesantissime sconfitte ,ma non solo loro: per ungheresi e romeni le cose erano anche peggiori a causa della consistenza dei loro eserciti. Il problema era che il ritorno dell’Armata Rossa significava il codazzo dell’NKWD con i suoi massacri e violenze di ogni tipo. I Tartari ad esempio furono bersagli particolarmente preferiti in quanto ritenuti collaborazionisti dei tedeschi,quando in realtà questi ultimi erano stati usati dai nazisti COME CAMPIONARIO ESEMPLIFICATORE DELLA SUBUMANITA’ DEL CEPPO MONGOLO. Il ministro per la sicurezza Ivan Serov,già distintosi nel 1940 nella deportazione di Lettoni,Lituani e d Estoni,nel maggio 1944 iniziava il rastrellamento indiscriminato di questa minoranza. Tappa di destinazione dei convogli: TASKENT IN UZBEKISTAN E SVERDLOSK NEGLI URALI. Il 46% di queste persone perirà durante il lunghissimo viaggio dalla Crimea che verrà completamente de-tartarizzata: dalle antiche lapidi,ai toponimi,ai trattati marxisti-leninisti in lingua tartara. Dopo i tartari fu la volta dei turchi di Karaciajevo,dei Calmucchi buddisti,dei Balcari,dei Turchi Meshceti,dei Greci del Ponto,dei Curdi,dei Ceceni,degli In gusci. Nel febbraio 1944 Berija e Serov calarono con le loro orde dell’NKWD (19.000 ufficiali per 100.000 uomini) su Grozny a bordo degli autocarri  Stude Baker Lend-Lease di fabbricazione americana. Setacciarono ogni villaggio ceceno caricando le persone sui camion per scaricarli alla stazione di Grozny,dove li attendevano lunghe file di vagoni. Chi per un qualsiasi motivo non poteva essere trasportato,veniva fucilato sul posto. Nel giro di 15 giorni ,qualcosa come mezzo milione di persone veniva deportato in Kazakistan. Il viaggio durava un mese e sanciva la morte di migliaia di persone,soprattutto bambini. L’accusa di collaborazionismo era ridicola: i tedeschi non erano nemmeno giunti a Grozny,altresì i ceceni avevano combattuto a Brest-Litovsk contro i tedeschi nel 1941,ed altresì erano entrati nella resistenza partigiana. Più semplicemente il Cremino non voleva islamici nelle zone di confine con la Turchia.

a cura di Linea Critica e per gentile collaborazione di Andreas Obermann


    
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