L'ULTIMO STERMINIO

A quel punto gli ebrei diventarono l’agnello sacrificale al dio Wotan affinché mutasse il corso degli eventi. Se erano loro in ogni caso ad incidere sulle sorti della Germania,con la loro totale eliminazione si sarebbero dovuti cogliere dei benefici. Così inizierà una caccia all’ebreo rimasto . Ma dov’era ??

Il territorio sotto influenza nazista rimasto incolume dalle politiche razziali era l’Ungheria. Il suo territorio post asburgico raccoglieva 400.000 ebrei  , i territori successivamente annessi altri 300.000,più gli sfollati provenienti dall’Austria,dalla Cecoslovacchia. Tra questi ,100.000 si erano convertiti al cristianesimo. L’Ungheria era reduce dal collasso della prima guerra mondiale. Era entrata in guerra come suddito privilegiato di un impero  e ne era uscita profondamente ridimensionata. Con un ammiraglio della marina asburgico al potere – Horty – l’Ungheria tentava la risalita internazionale scegliendo l’alleanza col fascismo e giungendo a leggi anti semite foraggiate da un certo anti semitismo locale. Questo era fomentato dalle Croci Frecciate di SZALASI e rappresentava un’arma a doppio taglio per la nobiltà conservatrice. Con l’entrata di Barbarossa,l’Ungheria inizierà le sue deportazioni di ebrei apolidi – 18.000 – in Ucraina,che furono dati in pasto alle Eisatz. All’interno dello smembramento della Jugoslavia,gli ungheresi si stanziarono in Vojvodina ed a Novi Sad nel gennaio 1942,presero a massacrare ebrei,serbi ed altre minoranze. Lo sterminio scatenerà tali proteste da costringere a realizzar dei  processi per crimini di guerra che costrinsero numerosi responsabili a riparare in Germania. In relazione a ciò alcuni ebrei venivano aggregati addirittura ai battaglioni di stanza a VORONEZ che poi verranno travolti dall’offensiva sovietica del novembre 1942. Quando i tedeschi si ritrovarono tra le mani lavoratori coatti ebrei – ungheresi,decisero di passare all’azione sopra l’anomalia ungherese. Dall’aprile 1943,Hitler inizierà una morbosa pressione presso Horty affinché sollecitasse lo sterminio,ma nei colloqui diplomatici,il ministero degli esteri KALLAY si rifiutava di trasferire gli ebrei senza sapere la loro destinazione. All’inizio del 1944 si sapeva che Budapest trattava per uno sganciamento sul modello italiano,così nel febbraio 1944 due divisioni meccanizzate tedesche entravano in territorio ungherese con Horty costretto ad un rimpasto di governo ed alla concessione a Speer di 100.000 ebrei come lavoratori coatti. Accodato ai mecCanizzati v’era la squadra di EICHMANN: 200 persone tra le quali gli specialisti DENNECKER, KRUMEY,NOVAK,WISLICENY,pronti a scatenare il rastrellamento. Veniva subitaneamente realizzato uno JUDENRATT,poi fu la volta del governo SZTOJAI che doveva emanare leggi anti ebraiche. Infine c’era l’entrata delle squadre SS coadiuvate dalla gendarmeria magiara che iniziò i rastrellamenti dalla campagna per poi arrivare alle città. Attraverso attentati ad arte ed accuse di speculazione valutaria, dall’aprile 1944 iniziarono a partire i primi convogli per i campi di sterminio.  Eichmann organizzerà quattro convogli giornalieri in grado di trasportare 12.000 persone. Quando gli ebrei giungevano a destinazione,avevano solo gli abiti che portavano addosso. Data la vasta scala delle operazioni,Rudolph HOSS,passato al comando generale dell’amministrazione dei campi,veniva reintegrato ad Auschwitz e subito farà sentire la sua mano col potenziamento dei crematori,dei collegamenti ferroviari,dei ponti di incenerimento. Il Sonderkommando fu portato a quasi 3000 uomini,i grassi umani ricavati dai processi di eliminazione erano riutilizzati per migliorare l’efficienza dei forni. Solo il 10% delle 438.000 persone inviate nei campi verrà sfruttata come manodopera,il resto verrà incenerito. IL 6 luglio 1944,Horty impose lo stop: membri del governo SZTOJAI venivano arrestati,mentre lo stesso ammiraglio andava a bloccare personalmente i convogli. Quest’ultimo non si fermerà arrivando a sequestrare il consiglio ebraico . Con i russi che avanzavano ,Horty,desideroso di mandare a quel paese i nazi,ordinava la dispersione degli ebrei in attesa del cambio di alleanze. Hitler allora spediva SKORZENY in Ungheria a rapire il figlio dell’ammiraglio e del reggente trascinandoli poi a Mathausen. Eichmann,nel frattempo rientrato in Germania,ritornava così in Ungheria quando gli impianti di Auschwitz erano stati smantellati e con la città sotto assedio. Così gli ultimi ebrei furono costretti ad una marcia di 150 km , i cui superstiti approderanno a Mauthausen. Fino all’ultimo Eichmann attinse agli ebrei per spedirli nelle oscure fabbriche sotterranee che sorgevano in ogni pertugio per sfuggire dai bombardamenti. Il gruppo di stabilimenti più infernale ed oscuro era quello delle CAVERNE DI KAUNSTEIN DELLA TURINGIA SETTENTRIONALE.  Qui negli anni trenta esistevano delle miniere di anidride  e gesso utilizzate come depositi per immagazzinare sostanze chimiche. Squadre di detenuti di Buchenwald dall’agosto del 1943 iniziarono a ricavare dai depositi  i vasti ambienti per le officine delle V2. Il lavoro era in condizioni spaventose: senza ventilazione,dormivano in giacigli ricavati dalle gallerie laterali continuamente disturbati da esplosioni,betoniere,martelli pneumatici,respirando fumi nocivi. Dodici ore di lavoro in mezzo a flebili luci e povere spessa,spostando roccia  a mani nude. I sanitari erano bidoni di cherosene e non esisteva acqua corrente. Chi rallentava veniva fatto fuori: 3000 persone perirono tra l’ottobre 1943 ed il marzo 1944. Altri 1000 morirono nel lunghissimo trasferimento a Bergen-Belsen. Ad opera compiuta Speer si precipitava a complimentarsi con il comandante del campo per la rapidità coi quali erano stati condotti i lavori,senza curarsi assolutamente del come. Da quel momento sorse il campo di DORA-MITTELBAU con una ampio ventaglio di sotto campi che andarono a raccogliere 40.000 lavoratori coatti. Capi squadra ed ingegneri – come lo scienziatone VON BRAUN il padre della missilistica – si adoperarono al funzionamento delle catene di montaggio che sfornavano 600 missili al mese e tutta una vastissima gamma di munizionamento. Il sospetto di sabotaggio finiva con impiccagioni,chi rallentava veniva pestato. Ogni giorno venivano ammonticchiati cadaveri di persone perite per sfinimento. Da DORA MITTELBAU esisteva la “convalescenza” a Bergen Belsen. Questo campo privilegiato ospitava ebrei che venivano ivi mantenuti dalle SS come merce di scambio,ma dall’autunno del 1944 quel campo diventerà di concentramento per gli evacuati dall’est in relazione all’avanzata dell’Armata Rossa. Gli arrivi si fecero massicci ed il campo inizierà a precipitare vertiginosamente nelle condizioni di vita,tanto che perfino chi proveniva da Aschwitz rilevava terrificanti le condizioni di Belsen. Quando arrivavano gli inglesi ben 50.000 persone era morto di fame. La questione della “convalescenza” si era introdotta dal 1944 per migliorare la produttività. Non esistevano spinte umanitarie ,solo tecnocrazia e dogmatismo razziale. Ai tedeschi doveva  essere risparmiato lo sforzo bellico,per questo la Germania nell’agosto 1944 “ospitava” 8 milioni di lavoratori coatti. Questi lavoratori inferiori dovevano andare a costituire la futura HERRENMENCHEN . La visione prevedeva gli strati meno abbienti della popolazione tedesca prendere a calci francesi,polacchi,russi affinché lavorassero al loro posto,il tutto sovvertendo il famoso “lavoratori di tutto il mondo unitevi !!”.

In questo caso tutto avveniva alla luce del sole ed era impossibile ai cittadini tedeschi non notare queste persone dal viso smunto. Altresì il pregiudizio atavico si scontrava con lo schematismo razziale scientifico: così gli assimilabili olandesi ed italiani erano molto malversati dalla popolazione in quanto i primi facevano di tutto per dimostrare il loro odio verso i tedeschi,i secondi nonostante i privilegi dell’alleanza venivano giudicati scansafatiche e donnaioli. Le cose per quest’ultimi peggioreranno all’indomani dell’armistizio. I tedeschi li ritenevano traditori e per questo pestabili. Le loro condizioni di vita precipitarono al livello di quelle dei russi e spesso l’omicidio a sangue freddo era di prassi per quegli ufficiali giudicati “badogliani”. I rapporti intimi costavano molto caro ed in più di una occasione si inscenavano pubblici ludibri per le donne tedesche che si erano concesse. Più tollerante la posizione dominante del maschio tedesco. Ovvia la fine del partner  UNTERMENSHER.

 a cura di Linea Critica e per gentile collaborazione di Andreas Obermann


 


    
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