ATTACCO ALL'EMPOWERMEN ED ALLA CONTROPARTE COMPOSIZIONISTA EUROPEA

Il grimaldello monetistico anti accumulativo,rappresentato dall’empowerment,non aggredisce il concetto il concetto di profitto perché non considera l’importanza della “fase lavorista industriale”. Marx infatti ci informa che la tendenza necessaria del capitale si realizza nell’aumento della produttività del lavoro come massima negazione del lavoro necessario. A mio parere è in questo lo slancio in avanti:nel rifiuto del lavoro come dinamica della sottrazione del tempo rispetto alla prestazione salariata. L’empowerment americano si realizza come riconsiderazione di Taylor in relazione ad una ricchezza propria,ad una globalizzazione che non ha contribuito alla crescita del potere d’acquisto del soldo americano.

Effettivamente è nel composizionismo l’attacco moderno al lavoriamo alla Bocca che non impedisce i licenziamenti,le riconversioni,i ridimensionamenti. Comporre ovvero montare secondo nuovi principi elementi non più modificabili dalla persuasione politica (come il rifiuto del lavoro) secondo dinamiche evolutive autonome.

Comunismo territoriale,blocco autoritario socialista,capitalismo globale si sono paradossalmente fusi all’indomani del crollo del muro. Da entrambi i lati dell’ex muro  la gente ,la massa,spinge per consumare e non per lavorare in fabbrica secondo il canovaccio degli anni cinquanta. La spinta è verso lavori-non-lavori,verso una acquisizione di reddito sempre più svincolato dal tempo  e di fronte a questa spinta il lavoro anni cinquanta viene sempre più meccanizzato non tecnolocizzato,ovvero l’uomo diviene assoluta macchina a disposizione del capitalismo. Nuovamente il grimaldello monetistico si sposa a doppio filo con la capacità dello stato-struttura di garantire la capacità di consumo attraverso lo stordimento continuo delle tensioni ed il fagocitare di tutto ciò che si pone all’opposizione. La traccia del denaro compie poi il salto di qualità globale con la spinta ineliminabile verso la conquista di fonti energetiche. Questa sostanziale omologazione si scontra e stride nei confronti di porzioni di mondo che invece mantengono evoluzioni differenti come il mondo rurale asiatico,il mondo islamico,le realtà rurali africane e latino americane. In questi mondi permangono legami personali alla terra che noi non concepiamo più. In questo modo ecco che si cancella in noi la capacità di capire l’esistenza e l’appoggio dato a dittature anche sanguinarie.

La spersonalizzazione omologante che noi accettiamo come un dato di fatto su quei territori non esiste,perché lì è ancora il rapporto di sangue a funzionare.

Questi rapporti personalistici pseudomedioevali sono stati erroneamente  considerati,dalle avanguardie ideologiche marxiste,non più capaci di influenzare quello che è lo sviluppo dell’economia globale. In questi ambienti ci si convinse che il contadino del Chiapas,il bracciante cinese,il pastore della Mesopotamia non fossero più in grado di incidere sul circuito economico mondiale teso a svilupparsi e ad incerarsi indipendentemente ,come una sorta di Leviatano mondializzato. Invece la reale portata dell’abbattimento degli edifici statunitensi simbolo dello skyline americanocentrico sta proprio nella sostanziale smentita di questa idea perché,pur essendo stato architettato e organizzato da un gruppo di uomini socialmente elevati,l’attacco agli USA vede alla sua base il sostegno di un’ampia parte del mondo che risulta svincolata da quello che è la globalizzazione. Intere placche continentali come l’America Latina,l’Africa,la quasi totalità dell’Asia,non vantano legami o alleanze con gli USA,mantenendo una base economico sociale ancora a prevalenza rurale che non interpreta assolutamente quello che è il modello post-industriale euro-americano.

Una mancanza di continuità che si traduce in rifiuto dell’ateismo ,del laicismo e della spersonalizzazione a favore di ideali religioso familiari assai forti e radicati . Ed è sopra questa cesura che si ergono e si sostengono le organizzazioni definite terroristico religiose ,proprio su quella porzione di umanità che erroneamente è stata considerata ininfluente. Questo passaggio risulta fondamentale per staccare il mio pensiero dal filone composizionista ancoratosi all’empowerment americano che non attacca il modo di produrre capitalista,sovrapponendosi ad esso.

 

 

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a cura di Linea Critica e per gentile collaborazione di Andreas Obermann



    
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