PARALLELISMI DAI CONTRIBUTI DI MARCO MELOTTI


RIFERIMENTO:

CONTRIBUTO ALLA DISCUSSIONE "IL PIANO INCLINATO DEL CAPITALE.CRISI,COMPETIZIONE GLOBALE E GUERRE " DI MARCO MELOTTI

IL CAPITALE TOTALE ALLA PROVA DEI CONFLITTI INTERIMPERIALISTICI

....primo passaggio:

"Nel corso degli anno ottanta,la politica aveva lasciato il passo all'economia e la logica aziendalistica d'impresa aveva definitivamente assunto il comando diretto,al fine di de-strutturare quelle rigidità di sistema che la forma stato recava implicitamente in sè,ai tempi in cui la conflittualità sociale imponeva margini di redistribuzione e soprattutto  quando ancora le dinamiche del ciclo di valorizzazione consentivano l'investimento in ammortizzatori sociali"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

...secondo passaggio

"La dichiarazione della "guerra totale,permanente e preventiva",che l'aggressione all'Iraq ha operativamente sancito, e che riguarderà chiunque sarà ritenuto sospetto  di non accettare supinamente "l'egemonia benevola" dello Zio Sam,costituisce un salto di paradigma definitivo,nel senso che scardina totalmente ogni parametro di regolazione sino ad oggi usato,nel contesto delle relazioni internazionali."

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

terzo passaggio...

"Nella risoluzione "National Security Strategy of the United States",promulgata il 20 settembre del 2001,si esplicita con protervia assoluta il progetto di una sorta di "Bonapartismo su scala globale",in cui tutti i poteri (legislativo,giudiziario ed esecutivo) siano concentrati in un unico stato,"legittimato" al ruolo di gendarme unico e inappellabile,solo in base alla propria superiorità assoluta sul piano militare. Un mondo unipolare in cui gli Stati uniti non abbiano rivali che possano star loro alla pari [ed in cui] nessuno stato o coalizione possa mai sfidare la loro posizione di leader,protettore e poliziotto globale. "

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

quarto passaggio....

"Non si è più di fronte soltanto ad un'aspirazione competitiva e/o espansionistica,fra plurimi interlocutori interagenti e comunque omogenei,sul piano della "soggettività politico-istituzionale",ma all'assurdo giuridico di un "diritto internazionale unipolare". Laddove ,l'instaurazione di una condizione di conflitto bellico permanente  implica ,di necessità,la repressione più ferrea di qualsivoglia  forma di dissenso anche ( e soprattutto!) sul fronte delle dinamiche sociali:uno stato di emergenza senza fine,quindi,entro cui ingabbiare il conflitto capitale/lavoro,riducendolo  a mero "fenomeno di devianza patologica",su cui riparametrare l'intera macchina repressiva sia a livello globale,che a livello dei singoli stati,in un unico progetto di orwelliana "istituzione totale"."

 

 

 

 

 

 

 

ALL'INTERNO DEL MIO INTERVENTO AL FORUM INTERNAZIONALE DI ROMA: IL LAVORO E IL NON LAVORO

Il peggioramento degli andamenti economici può dirsi un dato generale per tutte le economie europee e nord-americane e ciò costituisce il vero banco di prova attorno al quale si stanno cimentando le politiche di riconversione e di risposta alla crisi. Siamo cioè all’interno di una globalizzazione in recessione legata alla progressiva erosione del saggio di profitto. La battaglia dei prezzi,che sancisce la competitività di una economia,risulta a tutt’oggi deficitaria per la nuova figura istituzionalizzata rappresentata dal consumatore,in quanto il loro livello,nonostante un costante aumento di produttività,non tende a diminuire. In questo modo la gabbia dei redditi ed il mancato appoggio di un welfare sempre più ridotto,impediscono l’assorbimento determinando una costante saturazione. La riconversione industriale inaugurata negli anni ottanta,a seguito della duplice crisi petrolifera ed al crollo di wall street del 1974,ha portato ad introdurre con forza un nuovo modello industriale non più fondato sulla catena,ma sulla fase. Sulla scorta di questa evoluzione dettata da fattori critici che hanno imposto una evoluzione tecnologica,la produttività si è parcellizzata dando vita alle nuove realtà fondate su una visione di lavoro flessibile,riferita cioè sopra gli impulsi di mercato. Una siffatta evoluzione ha sancito il tramonto dei grandi complessi industriali siderurgico-meccanico-chimici a favore di reti di produzione specifiche interconnesse tra loro. Questi piccoli-medi complessi uniti tra loro,con una base di manodopera aleatoria,nonostante il supporto legislativo sancito dagli stati,non riescono a vincere la battaglia dei prezzi. Dall’altra parte la stessa flessibilità ha eroso il potere d’acquisto dei redditi. L’estrema volatilità dei mercati porta inevitabilmente a riconsiderare il ruolo del welfare,fino ad oggi visto come una ostruzione al libero fluire del mercato. In realtà il welfare non è solo un feticcio vetero stalinista,è anche un’ancora di salvezza per le imprese le quali hanno sempre contato su scorte di danaro preziose per il loro rinnovarsi.

 

IL MIO INTERVENTO ALL'INTERNO DEL FORUM "ROTTA COMUNISTA" www.rottacomunista.org

Dal forum "Iraq:la fine del mondo ereditato dalla seconda Guerra Mondiale, di Obermann111 "

L'attacco scatenato dagli angloamericani contro l'Iraq segna la fine definitiva del sistema internazionale sorto all'indomani della Seconda Guerra Mondiale.E' ovvio che lo scavalcamento delle direttive ONU non possa essere semplicemente fagocitato dalla Comunità internazionale perchè all'interno della visione "preventiva" statunitense la Comunità Internazionale viene vista come una sostanziale minaccia alla sicurezza USA.In virtù di ciò chiaramente l'azione svolta da Bush appare legittima ma dall'altra parte dobbiamo rilevare il crollo di quella politica multilaterale che aveva contraddistinto lo sviluppo politico americano subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale.All'interno di questo dato di fatto risultano difficili e complicati discorsi riguardanti il futuro assetto perchè innanzi tutto bisognerà vedere come sarà realizzata e condotta la successiva occupazione del territorio iracheno il quale si trova in una posizione strategica delicatissima.La dottrina preventiva altresì si lega alla reazione americana verso il proprio arretramento internazionale coinciso con il crollo del sistema monetario Bretton Woods.Da quel momento il centrismo americano subiva forti scosse in quanto economie come quella giapponese,medio orientale ed europea dimostravano di potersi sostenere da sole.Gli USA in pratica si ritrovarono di fronte a tante isole concorrenziali estremamente agguerrite anche perchè questi territori non dovevano mantenere un enorme dispositivo di difesa che col Vietnam assorbiva quasi la metà della ricchezza della nazione statunitense.L'uscita dal conflitto vietnamita non risolverà il deficit americano perchè nel frattempo si apriva la crisi petrolifera e si attivava la corsa all'armamento nucleare intercontinentale.Proprio la corsa allo SCUDO STELLARE è tra le motivazioni che provocheranno l'implosione economica sovietica che paradossalmente aggraverà il fardello militare USA in quanto questi da quel momento si ritennero l'unica superpotenza rimasta.Questo nuovo status ha infiacchito ancora di più l'economia americana che ora,proprio all'indomani del crollo del mondo sovietico,si trovava di fronte un nuovo "nemico":l'unione economica europea.Nel 1992 l'Europa firmava il trattato di Maastricht che andava a realizzare,sulla base del rispetto di rigorosi parametri economici,quello che sarà la moneta unica europea,un passaggio storico fondamentale per capire le difficoltà internazionali americane.Una Europa futura politicamente unificata da quel momento veniva vista assai negativamente dalla dirigenza americana perfettamente conscia che i relativi parametri economici europei gli USA non sono assolutamente in grado di rispettare.Questo quindi il senso storico dell'azione statunitense:mantenimento di una supremazia politica di fronte ad evidenti difficoltà economiche insediandosi non solo sopra un territorio strategico delicatissimo,ma anche rompendo quello che è l'Unione Europea.

 

 

 

IL MIO INTERVENTO ALL'INTERNO DELLA LISTA "MOVIMENTO.ECN" dell'aprile 2003(pagina 40) e del maggio 2003(pagina 18)

DI NUOVO SULLA REALE FATTEZZA DELLA DITTATURA DEMOCRATICA…..

 

Riprendo nuovamente il mio attacco furioso al pachiderma di LA7 che scambia malamente una semplice cooptazione al potere per una forma evoluta di governo che garantisca AD ESEMPIO LA DISTRUZIONE DELL’EMARGINAZIONE.

E’ lampante che il suddetto non abbia la minima idea di cosa voglia dire vivere in una fabbrica di merda,facendo turni di merda,circondato da gente di merda,asfissiato da tutta una serie di contromisure coercitive di merda. Il suddetto è così ben inserito nel circuito da considerarlo ottimale,ma questo SEMPLICEMENTE PERCHE’ NON SUBISCE NULLA,a parte qualche querela con la quale ci si pulisce lo schifosissimo crepaccio che ha tra le chiappone. Come già affermato tutto è dittatura,tutto è tensione al potere,tutto è distruzione di qualsiasi forma di opposizione,tutto è dominio,tutto è ricerca di sfogo per il proprio interesse. Il fatto che sia un regime totalitario ipersovietico a realizzarlo piuttosto che un regime democratico quadriennale,con Spoil System,cambio della guardia e quant’altro NON DETERMINA ASSOLUTAMENTE UNA DIFFERENZA DI INTENTI,UNA DIFFERENZA NEL RISULTATO FINALE. Come già affermato stiamo parlando di LEVIATANI,di TIRANNOSAURI VIRULENTI,dai tratti somatici differenti MA DALLA STESSA NATURA COERCITIVA,VIOLENTA,SPERSONALIZZANTE,SUPERUMANA.

La rottura storica determinata dalla rivoluzione industriale ha fatto sì che questo MOSTRO cresciuto e coltivato nell’epoca dell’assolutismo e fino a quel momento espressione di una piccola parte della società (di solito aristocrazia,borghesia giurisprudenziale,alti gradi dell’esercito e burocrazia) ha iniziato ad essere espressione di una porzione sempre più ampia della società. La guerra di indipendenza statunitense del 1776-81,la rivoluzione francese del 1789-99,l’impero di Napoleone del 1800-1813,la crescita del Commonwealth inglese tra settecento e ottocento hanno permesso di dare al MOSTRO il carattere POPOLARE con l’irruzione di articolate frange sociali che volevano entrare nel Mostro col chiaro intento di sfruttarne l’effettiva potenza. IL PROBLEMA FONDAMENTALE è che il Mostro non si controlla,esso vive di vita propria e si rigenera ad ogni scossone esaltando sempre più il suo carattere impersonale,il proprio carattere transnazionale,il proprio carattere avvolgente.

Si alimenta con la ricerca del profitto o con la capacità di pianificare,si concretizza con la forza fisica assoluta all’interno,con la capacità di controllare tutto e tutti,si garantisce per il futuro con la guerra per lo sfruttamento di fonti energetica e per lo spazio vitale.

Dittature liberali commerciali,dittature razziali,dittature di un comitato espressione del proletariato non hanno fatto altro che rafforzarne la capacità di vita,la capacità di riplasmarsi,di rinvigorirsi sotto altre fattezze.

L’odierna fattezza dominante,ma non per questo perfetta ed immutabile nel tempo,è quella che viene espressa dagli Stati Uniti d’America. Questo Leviatano si dimostra decisamente un mutante in quanto per sua stessa costituzione è formato da una accozzaglia di stati,gli uni differenti dagli altri,che a loro volta al loro interno presentano una grande varietà identità,culture,idiomi. Tuttavia questa miscela trova delle confluenze ineliminabili nell’economia basata sul BUSINESS AUTO –ALIMENTANTE ideologicamente,in quanto sostanzialmente la logica dell’affare non viene mai meno dall’IDAHO al NEW MEXICO,nella ASSOLUTA ACETTAZIONE DEL CARATTERE IMPERSONALE DEL POTERE ASSOLUTO che in questo modo NON SI PRESENTA ASSILLANTE E MATERIALMENTE IDENTIFICATO e proprio per questo accettato sia dai neri di Harem che dagli spagnoli dei Barrios californiani,da un poderoso allargamento della forbice LIBERTA’-PENA,una forbice che si dipana nel corso della storia umana di questo paese,per cui ALL’ESALTAZIONE DELLA MASSIMA LIBERTA’ IDEALE SI CONTRAPPONGONO PENE FISICHE ALTRETTANTO MASSIMALI,mantenendo intatta ad esempio la pena di morte con vari gradi di morbosità,come ad esempio il fattodi assistere allo “schiattamento” di un condannato,che tra l’altro statisticamente è nella maggior parte dei casi un innocente.

Ora questo Leviatano,così delineato,ha assolutamente bisogno di un inevitabile sfogo esterno,perché il pericolo è quello di una regressione come quella degli anni trenta. Dunque,se ad esempio si intacca l’idea del business ovunque e comunque,significa che il Mostro è costretto ad esempio a materializzarsi fortemente,ad esempio,a livello fiscale. L’aggressione fiscale finisce per ridurre  margini di crescita e ciò finisce per produrre inevitabili conseguenze ideologiche che vanno ad intaccare ad esempio il concetto di freedom statunitense,ecc…Sono partito da questo anello,ma le aperture verso ulteriori scenari sono infiniti,MA SOSTANZIALMENTE TUTTI PERICOLOSI PER LA SOPRAVVIVENZA DEL LEVIATANO,della gerarchia del potere. Ora dobbiamo considerare il fatto che il Leviatano si rigenera non solo per scossoni interni o per abbattimento da parte di un agente proveniente dall’esterno,ma anche per assimilazione,per fagocitamento. Questa precisazione l’ho introdotta per far capire la natura delle guerre che sostanzialmente,dall’accellerazione prodotta dalla rivoluzione industriale in poi,sono tutte del medesimo carattere RIPLASMANTE DEL LEVIATANO.

Tornando al caso statunitense,il Leviatano specifico,per mantenersi impalpabile all’interno,ha INEVITABILMENTE BISOGNO DI UNO SFOGO ESTERNO. La concorrenzialità al suo interno lo ha portato a ridefinirsi nelle strutture e nelle leggi ma ciò non basta per sopravvivere. I giapponesi saranno l’agente catalizzatore ed insieme l’occasione per estendere all’esterno la propria capacità di sopravvivenza. La seconda guerra mondiale,i processi realizzati subito dopo,la realizzazione di tutta una serie di trattati e convenzioni avevano lo scopo ben preciso di CANCELLARE LA CONCORRENZIALITA’ PER STABILIRE UN PROGRESSIVO CONTROLLO. Attenzione progressivo,mai immediato ed assoluto e questo perché ideologicamente una omologazione immediata ed assoluta limiterebbe la capacità di crescita interna del Leviatano. In sostanza si tratta di  riprodurre su scala planetaria quello che è IL DIAGRAMMA DI HERTZPRUNG -RUSSELL sulla classificazione delle stelle per magnitudo e luminosità. All’interno di questo diagramma i due scienziati praticamente tracciarono la vita delle stelle,individuando una nascita,una vita ed una morte. Dal diagramma compare che nella maggior parte dei casi le stelle rientrano tutte in quello che E’ STATO DEFINITO LA SEQUENZA PRINCIPALE,ovvero in sostanza le stelle,essendo delle gigantesche fornaci atomiche,finché si ritrovano gli elementi fondamentali da bruciare,si garantiscono la vita,UNA VOLTA PERO’ CHE TALI ELEMENTI SI ESAURISCONO,allora sono costrette ad espandersi ricercandoli all’esterno. Ciò accadrà al nostro Sole quando terminerà l’elio del suo nucleo interno. Esso inizierà ad espandersi nel tentativo di sopravvivere inglobando le orbite di Mercurio,Venere e Terra,che quindi si disintegreranno,trasformandosi in una gigante rossa dalle temperature relativamente più basse,rispetto alla sequenza principale,a causa dell’espansione. Tuttavia questa espansione non garantirà la sopravvivenza alla stella che infatti non riuscirà a mantenere la nuova fattezza,implodendo. A seconda della massa l’implosione può trasformarsi in un buco nero…..Questa brevissima descrizione per ricollegarsi al concetto di progressività del Leviatano statunitense,che in questo modo agisce come se fosse in una sorta di sequenza principale,come se fosse conscio che una eventuale accellerazione ne sovvertirebbe l’esistenza.

Così all’indomani del secondo conflitto mondiale abbiamo la “frizione coreana”.

Il 15 agosto 1945 la popolazione coreana,che subiva dagli anni trenta l’occupazione giapponese,formava un Comitato per la realizzazione dell’indipendenza del paese:il CKP.

Il 7 settembre 1945 il generale MC Arthur con un proclama alla popolazione,dichiarava ufficialmente l’occupazione da parte degli americani del territorio a sud del 38° parallelo.

L’8 settembre iniziava lo sbarco della divisione del generale J.Reed Hodge nel porto di Inchon,protetti dalle forze di polizia giapponesi comandate dal governatore Abe Noabuyki che erano ancora di stanza in Corea. Le consegne del generale Hodge erano le seguenti:

“….i coreani sono nemici degli USA,soggetti quindi alle precauzioni ed allo status di capitolati.”Questo perché non avendo formalmente firmato un atto di resa,e questo era impossibile per i  coreani perché non esisteva un governo autoctono che potesse farlo,gli USA considerarono quel territorio “…di espansione progressiva…”,al contrario del vinto Giappone che invece veniva omologato al Leviatano principale tramite sostanziosi aiuti economici e militari. Il 10 maggio 1948 il settantreenne Sygman Rhee veniva cooptato come presidente della Corea,all’interno di elezioni che videro votare una strettissima minoranza di popolazione. La dizione che definiva questo “generale in pensione” era , ed è,Presidente di Corea,contemplando quindi con questo la sovranità sull’intera Corea. Tuttavia il 9 settembre 1948 a nord del 38° parallelo si formava la Repubblica Democratica Popolare di Corea con a capo Kim II Sung,un combattente-guerrigliero che lottò contro i giapponesi fin dalla occupazione del 1932. La matrice comunista scatenerà la feroce rappresaglia americana all’interno non solo della porzione meridionale del paese. Tutti coloro che non avessero pubblicamente giurato fedeltà al presidente Rhee venivano automaticamente considerati “traditori comunisti” e quindi epurati. Al di là del 38° parallelo si procedette a deportazioni e “ripulisti generale” allo scopo di erodere fin dalle fondamenta un’eventuale crescita comunista. Nel 1950 si passò ad un livello superiore con l’intervento dell’intera macchina da guerra statunitense. Gli Usa si stavano accorpando l’intera penisola coreana,quando il Leviatano cinese comunista,appena formatosi,sentandosi minacciato da vicino,intervenì in appoggio dell’assimilabile confratello coreano. La guerra ebbe una poderosa recrudescenza da parte americana con l’estensione del bombardamento a tappeto che porterà alla realizzazione della suddivisione del paese in due,che si mantiene ancora oggi.

La “frizione coreana” avrà una sua estensione nel su-est asiatico. Il primo paese ad esserne coinvolto sarà l’Indonesia,l’ex colonia olandese ricca di petrolio e per questo mantenuta fino alla fine dai Giapponesi. Qui la transizione aveva visto il presidente Sukarno strizzare troppo l’occhio al partito comunista del PKI. Gli Usa a quel punto iniziarono a finanziare ed armare un controgoverno che porterà al potere il dittatore SUHARTO,nel 1965. La repressione imposta da quest’ultimo sarà feroce soprattutto a Giava,Bali e Timor Est. In quest’ultima isola nel 1975,all’indomani della visita del Presidente Ford,fu prodotta una delle più devastanti “CAMPAGNE DI RIPULITURA” UTILIZZANDO i famigerati defolianti chimici legati alla FAMOSISSIMA I.G. FARBEN.

Ancora maggiore l’impegno del Leviatano statunitense nei confronti di quello che originariamente veniva definito TONCHINO-COCINCINA,suddivisosi all’indomani del tracollo francese di DIEN-BEN-PHU del 1954,in Vietnam,Laos e Cambogia. L’iniziale sostegno logistico alle forze della Quarta repubblica Francese non aveva impedito la vittoria dei rossi. Gli accordi di Ginevra del 21 giugno 1954 stabilivano elezioni libere nell’area e lo sgombero francese per il luglio 1956. Ora era il Leviatano statunitense a sentirsi minacciato nei suoi interessi dal Leviatano Cinese Comunista: Filippine,Taiwan,Indonesia venivano ad essere minacciate da vicino ora che si era riusciti in un qualche modo a tamponare la falla coreana. Così la parte meridionale del Vietnam veniva assegnata ad un fantomatico presidente,tal NGO DINH DIEM,nel 1961 si passò all’attacco militare sul territorio del Laos allo scopo di distruggere le basi Vietkong installate in quel paese,fino ad arrivare alla poderosa escalation del presidente Jhonson che dal 1966 diede il via alla militarizzazione del Vietnam del Sud,all’inizio della campagna di bombardamenti a tappeto.

Da quel momento qualcosa come OTTO MILIONI DI TONNELLATE DI BOMBE furono sganciate in tutto il sud-est asiatico,la quantità di armi chimiche usate in Vietnam non ha precedenti storici per quanto riguarda le dittature democratiche e gli effetti di una tale campagna si mantengono ancora al giorno d’oggi:campioni di suolo,acqua,cibo e grasso corporeo di cittadini vietnamiti continuano a rivelare elevati livelli di diossina.

Si parla di qualcosa come 5 MILIONI DI CITTADINI DEL SUD EST ASIATICO UCCISI

DURANTE IL CONFLITTO:IL SENATO STATUNITENSE NEL 1971,IN UN RAPPORTO AL CONGRESSO,SEGNALAVA IN UN MILIONE DI LAOTIANI TRA FERITI,DISPERSI E MORTI. Sotto Nixon poi si passerà al bombardamento “segreto” della Cambogia,ritenuta anch’essa una base del retroterra Vietkong. Dai bombardamenti si passerà all’invasione vera e propria del 1970 che porterà la sua milionata di vittime “segrete”,che terminerà solo nell’agosto del 1973 all’indomani dell’accettazione da parte del Vietnam del Nord dei colloqui di pace sanciti in virtù di violentissimi bombardamenti “ a frammentazione” effettuati su HANOI TRA IL 1972 ED IL 1973.

In definitiva all’indomani della conclusione del conflitto,sancita dal ritiro americano dal Vietnam del Sud realizzato nell’aprile del 1975,SI CONCORDA SULLA CIFRA DI TRE MILIONI DI MORTI NEL SOLO VIETNAM,300 MILA I DISPERSI,contro i 59 mila soldati statunitensi morti,2000 dispersi,6000 militari alleati morti,225 mila soldati vietnamiti del sud morti. Il rapporto è di uno a undici !!!

 

CONTINUA…..

 

LA MIA VISIONE SUL QUARTO PASSAGGIO:

"E' neo-nazismo : dominio del mondo in virtù di una superiorità;la WELTANSCHAUUNG si è trasferita a Washington,anche se tale dottrina si confina entro un mandato presidenziale temporalmente determinato."

 

 

 

 

 

 

 

Con questi parallelismi mi sono imposto la realizzazione di una problematica ideologica concernente una nuova ridefinizione del comunismo all'interno di un dialogo che scavalchi posizioni incancrenitesi ,per dare slancio ad una nuova forma fuoriuscente dall'odierna condizione storico-economica data. Io non credo assolutamente che tutto ciò sia un volo pindarico  in quanto gli indirizzi del sistema economico odierno sono costantemente critici. Nella crisi noi dobbiamo crescere in modo da essere pronti ad emanare una reale alternativa quando le contraddizioni esistenti inizieranno ad essere insanabili.

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