IL PIANO DI RINASCITA DEMOCRATICA DELLA P2
Quanto di questo programma è stato fino ad oggi realizzato?
Il Piano di rinascita democratica fu sequestrato all¹aeroporto di
Fiumicino
nel sottofondo malamente camuffato di una valigia di Maria Grazia
Gelli,
figlia di Licio, che stava tornando in Italia da Nizza.
Il documento è databile attorno al 1976.
Dopo averli fatti rinvenire, Gelli ha avuto cura di introdurre nuovi
elementi di confusione precisando, nel giugno del 1984, che il Piano
di
rinascita non è mai esistito. Esso era solo un insieme di appunti
che
dovevano servire da scaletta per una serie di articoli e relazioni.
³Non era altro dirà lo stesso Gelli - che un'esposizione sullo
stato della
nazione, lecita per qualsiasi cittadino che voglia esprimere il suo
punto di
vista sull'andamento generale del paese".
Sta di fatto che a ben vedere alcuni obiettivi contenuti in quel
Piano
di Rinascita risultano oggi applicati.
Lasciamo al lettore il giusto e la curiosità di scoprire quali.
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Questo documento viene pubblicato mantenendo la stessa forma grafica
dell¹originale (spazi, sottolineature, titolazione, ecc.)
PIANO DI RINASCITA DEMOCRATICA
PREMESSA
1) L'aggettivo democratico sta a significare che sono esclusi dal
presente
piano ogni movente od intenzione anche occulta di rovesciamento del
sistema
2) Il piano tende invece a rivitalizzare il sistema attraverso la
sollecitazione di tutti gli istituti che la Costituzione prevede e
disciplina, dagli organi dello Stato ai partiti politici, alla
stampa, ai
sindacati, ai cittadini elettori.
3) Il piano si articola in una sommaria indicazione di obiettivi,
nella
elaborazione di procedimenti - anche alternativi - di attuazione ed
infine
nell'elencazione di programmi a breve, medio e lungo termine.
4) Va anche rilevato, per chiarezza, che i programmi a medio e
lungo termine prevedono alcuni ritocchi alla Costituzione -
successivi al restauro delle istituzioni fondamentali.
OBIETTIVI
1) Nell'ordine vanno indicati:
a) i partiti politici democratici, dal PSI al PRI, dal PSDI alla DC
al PLI
(con riserva di verificare la Destra Nazionale)
b) la stampa, escludendo ogni operazione editoriale, che va
sollecitata al
livello di giornalisti attraverso una selezione che tocchi
soprattutto:
Corriere della Sera, Giorno, Giornale, Stampa, Resto del Carlino,
Messaggero, Tempo, Roma, Mattino, Gazzetta del Mezzogiorno, Giornale
di
Sicilia per i quotidiani; e per i periodici: Europeo, Espresso,
Panorama,
Epoca, Oggi, Gente, Famiglia Cristiana. La RAI-TV va dimenticata;
c) i sindacati, sia confederali CISL e UIL, sia autonomi, nella
ricerca di
un punto di leva per ricondurli alla loro naturale funzione anche al
prezzo
di una scissione e successiva costituzione di una libera
associazione dei
lavoratori;
d) il Governo, che va ristrutturato nella organizzazione
ministeriale e
nella qualità degli uomini da preporre ai singoli dicasteri;
e) la magistratura, che deve essere ricondotta alla funzione di
garante
della corretta e scrupolosa applicazione delle leggi;
f) il Parlamento, la cui efficienza è subordinata al successo
dell'operazione
sui partiti politici, la stampa e i sindacati.
2) Partiti politici, stampa e sindacati costituiscono oggetto di
sollecitazioni
possibili sul piano della manovra di tipo economico-finanziario.
La disponibilità di cifre non superiori a 30 o 40 miliardi sembra
sufficiente
a permettere ad uomini di buona fede e ben selezionati di
conquistare le
posizioni chiave necessarie al loro controllo.
Governo, Magistratura e Parlamento rappresentano invece obiettivi
successivi, accedibili soltanto dopo il buon esito della prima
operazione,
anche se le due fasi sono necessariamente destinate a subire
intersezioni e
interferenze reciproche, come si vedrà in dettaglio in sede di
elaborazione
dei procedimenti
3) Primario obiettivo e indispensabile presupposto dell'operazione è
la
costituzione di un club (di natura rotariana per l'eterogeneità dei
componenti) ove siano rappresentati, ai migliori livelli, operatori,
imprenditoriali e finanziari, esponenti delle professioni liberali,
pubblici
amministratori e magistrati nonché pochissimi e selezionati uomini
politici,
che non superi il numero di 30 o 40 unità.
Gli uomini che ne fanno parte debbono essere omogenei per modo di
sentire,
disinteresse, onestà e rigore morale, tali cioè da costituire un
vero e
proprio comitato di garanti rispetto ai politici che si assumeranno
l'onere
dell'attuazione del piano e nei confronti delle forze amiche
nazionali e
straniere che lo vorranno appoggiare. Importante è stabilire subito
un
collegamento valido con la massoneria internazionale.
PROCEDIMENTI
1) Nei confronti del mondo politico occorre:
a) selezionare gli uomini - anzitutto - ai quali può essere affidato
il
compito di promuovere la rivitalizzazione di ciascuna rispettiva
parte
politica (Per il PSI, ad esempio, Mancini, Mariani e Craxi; per il
PRI:
Visentini e Bandiera; per il PSDI: Orlandi e Amidei; per la DC:
Andreotti,
Piccoli, Forlani, Gullotti e Bisaglia; per il PLI: Cottone e
Quilleri; per
la Destra Nazionale (eventualmente): Covelli);
b) in secondo luogo valutare se le attuali formazioni politiche sono
in
grado di avere ancora la necessaria credibilità esterna per
ridiventare
validi strumenti di azione politica;
c) in caso di risposta affermativa, affidare ai prescelti gli
strumenti
finanziari sufficienti - con i dovuti controlli - a permettere loro
di
acquisire il predominio nei rispettivi partiti;
d) in caso di risposta negativa usare gli strumenti finanziari
stessi per
l'immediata nascita di due movimenti: l'uno, sulla sinistra (a
cavallo fra
PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l'altro sulla
destra
(a cavallo fra DC conservatori, liberali, e democratici della Destra
Nazionale). Tali movimenti dovrebbero essere fondati da altrettanti
clubs
promotori composti da uomini politici ed esponenti della società
civile in
proporzione reciproca da 1 a 3 ove i primi rappresentino l'anello di
congiunzione con le attuali parti ed i secondi quello di
collegamento con il
mondo reale. Tutti i promotori debbono essere inattaccabili per
rigore
morale, capacità, onestà e tendenzialmente disponibili per un'azione
politica pragmatistica, con rinuncia alle consuete e fruste chiavi
ideologiche. Altrimenti il rigetto da parte della pubblica opinione
è da
ritenere inevitabile.
2) Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti)
l'impiego degli strumenti finanziari non può, in questa fase, essere
previsto nominatim. Occorrerà redigere un elenco di almeno 2 o 3
elementi,
per ciascun quotidiano o periodico in modo tale che nessuno sappia
dell'altro. L'azione dovrà essere condotta a macchia d'olio, o,
meglio, a
catena, da non più di 3 o 4 elementi che conoscono l'ambiente.
Ai giornalisti acquisiti dovrà essere affidato
il
compito di ³simpatizzare² per gli esponenti politici come sopra
prescelti in
entrambe le ipotesi alternative 1c e 1d.
In un secondo tempo occorrerà:
a) acquisire alcuni settimanali di battaglia;
b) coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una
agenzia
centralizzata;
c) coordinare molte TV via cavo con l'agenzia per la stampa locale;
d) dissolvere la RAI-TV in nome della libertà di antenna ex art.21
Costit.
3) Per quanto concerne i sindacati la scelta prioritaria è fra
la
sollecitazione alla rottura, seguendo cioè le linee già esistenti
dei gruppi
minoritari della CISL e maggioritari dell'UIL, per poi agevolare la
fusione
con gli autonomi, acquisire con strumenti finanziari di pari entità
i più
disponibili fra gli attuali confederati allo scopo di rovesciare i
rapporti
di forza all'interno dell'attuale trimurti.
Gli scopi reali da ottenere sono:
a) restaurazione della libertà individuale nelle
fabbriche e aziende in genere per consentire l'elezione dei consigli
di
fabbrica con effettive garanzie di segretezza del voto;
b) ripristinare per tale via il ruolo
effettivo
del sindacato di collaboratore del fenomeno produttivo in luogo di
quello
illegittimamente assente di interlocutore in vista di decisioni
politiche
aziendali e governative.
Sotto tale profilo, la via della scissione e della successiva
integrazione
con gli autonomi sembra preferibile anche ai fini dell'incidenza
positiva
sulla pubblica opinione di un fenomeno clamoroso come la
costituzione di un
vero sindacato che agiti la bandiera della libertà di lavoro e della
tutela
economica dei lavoratori. Anche in termini di costo è da prevedere
un
impiego di strumenti finanziari di entità inferiori all'altra
ipotesi.
4) Governo, Magistratura e Parlamento
E' evidente che si tratta di obiettivi nei
confronti
dei quali i procedimenti divengono alternativi in varia misura a
seconda
delle circostanze.
E' comunque intuitivo che, ove non si
verifichi la
favorevole circostanza di cui in prosieguo, i tempi brevi sono -
salvo che
per la Magistratura - da escludere essendo i procedimenti
subordinati allo
sviluppo di quelli relativi ai partiti, alla stampa ed ai sindacati,
con la
riserva di una più rapida azione nei confronti del Parlamento ai cui
componenti è facile estendere lo stesso modus operandi già previsto
per i
partiti politici.
Per la Magistratura è da rilevare che esiste
già una
forza interna (la corrente di magistratura indipendente della
Ass.Naz.Mag.)
che raggruppa oltre il 40% dei magistrati italiani su posizioni
moderate.
E' sufficiente stabilire un raccordo sul
piano morale
e programmatico ed elaborare una intesa diretta a concreti aiuti
materiali
per poter contare su un prezioso strumento, già operativo
nell'interno del
corpo anche ai fini di taluni rapidi aggiustamenti legislativi che
riconducano la giustizia alla sua tradizionale funzione di elemento
di
equilibrio della società e non già di evasione.
Qualora invece le circostanze permettessero
di
contare sull'ascesa al Governo di un uomo politico (o di una èquipe)
già in
sintonia con lo spirito del club e con le sue idee di "ripresa
democratica"
è chiaro che i tempi dei procedimenti riceverebbero una forte
accelerazione
anche per la possibilità di attuare subito il programma di emergenza
e
quello a breve termine in modo contestuale all'attuazione dei
procedimenti
sopra descritti.
In termini di tempo ciò significherebbe la
possibilità di ridurre a 6 mesi ed anche meno il tempo di
intervento,
qualora sussista il presupposto della disponibilità dei mezzi
finanziari.
PROGRAMMI Per programmi s'intende la scelta, in scala di priorità,
delle
numerose operazioni da compiere in forma di:
a) azioni di comportamento politico ed economico;
b) atti amministrativi (di Governo);
c) atti legislativi; necessari a ribaltare
concomitanza con quelli descritti in materia di procedimenti -
l'attuale
tendenza al disfacimento delle istituzioni e, con essa, alla
disottemperanza
della Costituzione i cui organi non funzionano più secondo gli
schemi
originali. Si tratta, in sostanza, di "registrare" - come nella
stampa in
tricromia - le funzioni di ciascuna istituzione e di ogni organo
relativo in
modo che i rispettivi confini siano esattamente delimitati e
scompaiano le
attuali aree di sovrapposizione da cui derivano confusione e
indebolimento
dello Stato.
A titolo di esempio, si considerino due fenomeni:
1) lo spostamento dei centri di potere reale dal Parlamento ai
sindacati e
dal Governo ai padronati multinazionali con i correlativi strumenti
di
azione finanziaria. Sarebbero sufficienti una buona legge sulla
programmazione che rivitalizzi il CNEL ed una nuova struttura dei
Ministeri
accompagnate da norme amministrative moderne per restituire ai
naturali
detentori il potere oggi perduto;
2) l'involuzione subita dalla scuola negli ultimi lo anni quale
risultante di una giusta politica di ampliamento dell'area di
istruzione pubblica, non accompagnata però dalla
predisposizione di corpi docenti adeguati e preparati nonché
dalla programmazione dei abbisogni in tema d'occupazione.
Ne è conseguenza una forte e pericolosa disoccupazione intellettuale
- con
gravi deficienze invece nei settori tecnici - nonché la tendenza ad
individuare nel titolo di studio il diritto al posto di lavoro.
Discende
ancora da tale stato di fatto la spinta all'equalitarismo assoluto
(contro
la Costituzione che vuole tutelare il diritto allo studio superiore
per i
più meritevoli) e, con la delusione del non inserimento, il rifugio
nella
apatia della droga oppure nell'ideologia dell'eversione anche
armata. Il
rimedio consiste: nel chiudere il rubinetto del preteso automatismo:
titolo
di studio - posto di lavoro; nel predisporre strutture docenti
valide; nel
programmare, insieme al fenomeno economico, anche il relativo
fabbisogno
umano; ed infine nel restaurare il principio meritocratico imposto
dalla
Costituzione.
Sotto molti profili, la definizione dei programmi intersecherà temi
e
notazioni già contenuti nel recente Messaggio del Presidente della
Repubblica - indubbiamente notevole - quale diagnosi della
situazione del
Paese, tendendo, però, ad indicare terapie più che a formulare nuove
analisi.
Detti programmi possono essere resi esecutivi - occorrendo - con
normativa
d'urgenza (decreti legge).
a) Emergenza a breve termine. Il programma urgente comprende, al
pari degli
altri, provvedimenti istituzionali (rivolti cioè a "registrare" le
istituzioni) e provvedimenti di indole economico-sociale.
a1) Ordinamento giudiziario: le modifiche più urgenti
investono:
- la responsabilità civile (per colpa) dei magistrati;
- il divieto di nominare sulla stampa i magistrati comunque
investiti di
procedimenti giudiziari;
- la normativa per l'accesso in carriera (esami psico- attitudinali
preliminari);
- la modifica delle norme in tema di facoltà di libertà
provvisoria in presenza dei reati di eversione anche
tentata - nei confronti dello Stato e della Costituzione,
nonché di violazione delle norme sull'ordine pubblico,
di rapina a mano armata, di sequestro di persona e di
violenza in generale.
a2) Ordinamento del Governo
1- legge sulla Presidenza del Consiglio e sui Ministeri
(Cost.art.95) per determinare competenze e
numero
(ridotto, con eliminazione o quasi dei
Sottosegretari);
2- legge sulla programmazione globale (Costit.art.41)
incentrata su un Ministero dell'economia che ingloba
le attuali strutture di incentivazione (Cassa Mezz.
PP.SS - Medicredito - Industria - Agricoltura), sul
CNEL rivitalizzato quale punto d'incontro delle forze
sociali sindacali, imprenditoriali e culturali e su
procedure d'incontro con il Parlamento e le Regioni;
3- riforma dell'amministrazione.(Costit.articoli 28-97 e
98) fondata sulla teoria dell'atto pubblico non
amministrativo, sulla netta separazione della
responsabilità politica da quella amministrativa che
diviene personale (istituzione dei Segretari Generali di
Ministero) e sulla sostituzione del principio del
silenzio-rifiuto con quello del silenzio-consenso;
4- definizione della riserva di legge nei limiti voluti e
richiesti espressamente dalla Costituzqione e
individuazioni delle aree di normativa secondaria
(regolamentare) in ispecie di quelle regionali che
debbono essere obbligatoriamente limitate nell'ambito
delle leggi cornice.
a3) Ordinamento del Parlamento:
1) ripartizione di fatto, di competenze fra le due Camere
(funzione politica alla CD e funzione economica al
SR);
2) modifica (già in corso) dei rispettivi Regolamenti per
ridare forza al principio del rapporto (Cost.art.64) fra
maggioranza-Governo, da un lato, e opposizione,
dall'altro, in luogo della attuale tendenza
assemblearistica.
3) adozione del principio delle sessioni temporali in
funzione di esecuzione del programma governativo.
b) Provvedimenti economico-sociali;
b1) abolizione della validità legale dei titoli di studio (per
sfollare le università e dare il tempo di elaborare una
seria riforma della scuola che attui i precetti della
Costituzione);
b2) adozione di un orario unico nazionale di 7 ore e 30'
effettive (dalle 8,30 alle 17) salvi i turni necessari per
gli impianti a ritmo di 24 ore, obbligatorio
per tutte
le
attività pubbliche e private;
b3) eliminazione delle festività infrasettimanali e
dei
relativi ponti (salvo 2 giugno - Natale -
Capodanno e
Ferragosto) da riconcedere in un forfait di 7
giorni
aggiuntivi alle ferie annuali di diritto;
b4) obbligo di attuare in ogni azienda ed organo di
Stato
i turni di festività - anche per sorteggio -
in tutti
i
periodi dell'anno, sia per annualizzare
l'attività
dell'industria turistica, sia per evitare la
"sindrome
estiva" che blocca le attività produttive;
b5) revisione della riforma tributaria nelle
seguenti
direzioni:
1- revisione delle aliquote per i lavoratori. dipendenti
aggiornandole al
tasso di svalutazione 1973-76;
2- nettizzazione all'origine di tutti gli stipendi e i salari della
P. A.
(onde evitare gli enormi costi delle relative partite di giro);
3- inasprimento delle aliquote sui redditi professionali e sulle
rendite;
4- abbattimento delle aliquote per donazioni e contributi a
fondazioni
scientifiche e culturali riconosciute, allo scopo di sollecitare
indirettamente la ricerca pura ed il relativo impiego di
intellettualità;
5- alleggerimento delle aliquote sui fondi aziendali destinati a
riserve,
ammortamenti, investimenti e garanzie, per sollecitare
l'autofinanziamento
premiando il reinvestimento del profitto;
6- reciprocità fra Stato e dichiarante nell'obbligo di mutuo
acquisto ai
valori dichiarati ed accertati;
b6) abolizione della nominatività dei titoli azionari per
ridare fiato al mercato azionario e sollecitare
meglio l'autofinanziamento delle aziende
produttive;
b7) eliminazione delle partite di giro fra aziende di
Stato ed istituti finanziari di mano pubblica in
sede di giro conti reciproci che si risolvono nel
gioco degli interessi - in passività inutili dello
stesso Stato;
b8) concessione di forti sgravi fiscali ai capitali
stranieri per agevolare il ritorno dei capitali
dall'estero;
b9) costituzione di un fondo nazionale per i servizi
sociali (case-ospedali-scuole-trasporti) da
alimentare con:
1 - sovraimposta IVA sui consumi voluttuari
(automobili- generi di lusso);
2 - proventi dagli inasprimenti fiscali ex b5)4;
3 - finanziamenti e prestiti esteri su programmi di
spesa;
4 - stanziamenti appositi di bilancio per investimenti;
5 - diminuzione della spesa corrente per parziale
pagamento di stipendi statali superiori a
L.7.000.000 annui con speciali buoni del Tesoro al
9% non commerciabili per due anni.
Tale fondo va destinato a finanziare un programma biennale di spesa
per
almeno 10.000 miliardi. Le riforme di struttura relative vanno
rinviate a
dopo che sia stata assicurata la disponibilità dei fabbricati,
essendo
ridicolo riformare le gestioni in assenza di validi strumenti (si
ricordino
i guasti della riforma sanitaria di alcuni anni or sono che si
risolvette
nella creazione di 36.000 nuovi posti di consigliere di
amministrazione e
nella correlativa lottizzazione partitica in luogo di creare altri
posti
letto).
Per quanto concerne la realizzabilità del piano edilizio in presenza
della
caotica legislazione esistente, sarà necessaria una legge che
imponga alle
Regioni programmi urgenti straordinari con termini brevissimi
surrogabili
dall'intervento diretto dello Stato; per quanto si riferisce in
particolare
all'edilizia abitativa, il ricorso al sistema dei comprensori
obbligatori
sul modello svedese ed al sistema francese dei mutui individuali
agevolati
sembra il metodo migliore per rilanciare questo settore che è da
considerare
il volano della ripresa economica;
b10) aumentare la redditività del risparmio
postale
elevando il tasso al 7%
b11) concedere incentivi prioritari ai settori:
I - turistico;
Il - trasporti marittimi
III - agricolo-specializzato
(primizie-zootecnica);
IV - energetico convenzionale e
futuribile
Nucleare-geometrico-solare);
V - industria chimica fine e
metalmeccanica
specializzata di trasformazione; in
modo da
sollecitare investimenti in settori ad alto tasso di mano d'opera ed
apportatori di valuta;
b12) sospendere tutte le licenze ed i
relativi
incentivi per impianti di raffinazione primaria del petrolio e di
produzione
siderurgica pesante.
c) Pregiudiziale è che oggi ogni attività
secondo
quanto sub a) e b) trovi protagonista e gestore un Governo deciso ad
essere
non già autoritario bensì soltanto autorevole e deciso a fare
rispettare le
leggi esistenti.
Così è evidente che le forze dell'ordine possono essere
mobilitate per
ripulire il Paese dai teppisti ordinari e pseudo politici e dalle
relative
centrali direttive soltanto alla condizione che la Magistratura li
processi
e condanni rapidamente inviandoli in carceri ove scontino la pena
senza
fomentare nuove rivolte o condurre una vita comoda.
Sotto tale profilo, sembra necessario che alle forze di P.S. sia
restituita la facoltà di interrogatorio d'urgenza degli arrestati in
presenza dei reati di eversione e tentata eversione
dell'ordinamento, nonché
di violenza e resistenza alle forze dell'ordine, di violazione della
legge
sull'ordine pubblico, di sequestro di persona, di rapina a mano
annata e di
violenza in generale.
d) Altro punto chiave è l'immediata
costituzione di
una agenzia per il coordinamento della stampa locale (da acquisire
con
operazioni successive nel tempo) e della TV via cavo da impiantare a
catena
in modo da controllare la pubblica opinione media nel vivo del
Paese.
E' inoltre opportuno acquisire uno o due periodici da
contrapporre a
Panorama, Espresso, Europeo sulla formula viva "Settimanale".
MEDIO E LUNGO TERMINE
Nel presupposto dell'attuazione di un programma di emergenza a breve
termine
come sopra definito, rimane da tratteggiare per sommi capi un
programma a
medio e lungo termine con l'avvertenza che mentre per quanto
riguarda i
problemi istituzionali è possibile fin d'ora formulare ipotesi
concrete, in
materia di interventi economico-sociali, salvo per quel che attiene
pochissimi grandi temi, è necessario rinviare nel tempo
l'elencazione di
problemi e relativi rimedi.
a) Provvedimenti istituzionali
a1) Ordinamento giudiziario
I unità del Pubblico Ministero (a norma della
Costituzione - articoli 107 e 112 ove il P.M. è
distinto dai Giudici),
Il responsabilità del Guardasigilli verso il
Parlamento sull'operato del P.M. (modifica
costituzionale);
III istruzione pubblica dei processi nella dialettica
fra pubblica accusa e difesa di fronte ai giudici
giudicanti, con abolizione di ogni segreto
istruttorio con i relativi e connessi pericoli ed
eliminando le attuali due fasi d'istruzione;
IV riforma del Consiglio Superiore della
Magistratura che deve essere responsabile
verso il Parlamento (modifica costituzionale);
V riforma dell'ordinamento giudiziario per
ristabilire criteri di selezione per merito delle
promozioni dei magistrati, imporre limiti di età
per le funzioni di accusa, separare le carriere
requirente e giudicante, ridurre a giudicante la
funzione pretorile
VI esperimento di elezione di magistrati (Costit.
art. 106) fra avvocati con 25 anni di funzioni in
possesso di particolari requisiti morali;
a2) Ordinamento del Governo
I modifica della Costituzione per stabilire che il
Presidente del Consiglio è eletto daIla Camera
all'inizio di ogni legislatura e può essere
rovesciato soltanto attraverso le elezioni del
successore;
Il modifica della Costituzione per stabilire che i
Ministri perdono la qualità di parlamentari
III revisioni della legge sulla contabilità dello Stato
e di quella sul bilancio dello Stato (per
modificarne la natura da competenza in cassa);
IV revisione della legge sulla finanza locale per
stabilire - previo consolidamento
del
debito
attuale degli enti locali da
riassorbire
in 50
anni - che Regioni e Comuni
possono
spendere al di là delle
sovvenzioni
statali
soltanto i proventi di emissioni
di
obbligazioni di scopo (esenti da
imposte
e
detraibili) e cioè relative ad
opere
pubbliche
da finanziare secondo il modello
USA.
Altrimenti il concetto di
autonomia
diviene di
sola libertà di spesa basata sui
debiti;
V riforma della legge comunale e
provinciale
per sopprimere le provincie e
ridefinire
i
compiti dei Comuni dettando nuove
norme
sui controlli finanziari
a3) Ordinamento del Parlamento
I nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale
e
proprozionale secondo il modello tedesco) riducendo il numero dei
deputati a
450 e, per il Senato, di rappresentanza di 2° grado, regionale,
degli
interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il numero
dei
senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina
presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari
- ex
magistrati - ex funzionari e imprenditori pubblici - ex militari
ecc.);
Il modifica della Costituzione per dare alla Camera preminenza
politica
(nomina del Primo Ministro) ed al Senato preponderanza economica
(esame del
bilancio);
III Stabilire norme per effettuare in uno stesso giorno ogni 4 anni
le
elezioni nazionali, regionali e comunali (modifica costituzionale);
IV Stabilire che i decreti-legge sono inemendabili:
a4) Ordinamento di altri organi istituzionali
1) Corte Costituzionale: sancire l'incompatibilità successiva dei
giudici a
cariche elettive ed in enti pubblici; sancire il divieto di sentenze
cosiddette attive (che trasformano la Corte in organo legislativo di
fatto);
2) Presidente della Repubblica: ridurre a 5 anni il mandato, sancire
l'ineleggibilità ed eliminare il semestre bianco (modifica
costituzionale);
3) Regioni: modifica della Costituzione per ridurre il numero e
determinarne
i confini secondo criteri geoeconomici più che storici.
Provvedimenti economico sociali,
b1) Nuova legislazione antiurbanesimo subordinando il diritto di
residenza
alla dimostrazione di possedere un posto di lavoro ed un reddito
sufficiente
(per evitare che saltino le finanze dei grandi Comuni);
b2) nuova legislazione urbanistica favorendo le città satelliti e
trasformando la scienza urbanistica da edilizia in scienza dei
trasporti
veloci suburbani;
b3) nuova legislazione sulla stampa in senso protettivo della
dignità del
cittadino (sul modello inglese) e stabilendo l'obbligo di pubblicare
ogni
anno i bilanci nonché le retribuzioni dei giornalisti;
b4) unificazione di tutti gli istituti ed enti previdenziali ed
assistenziali in un unico ente di sicurezza sociale da gestire con
formule
di tipo assicurativo allo scopo di ridurre i costi attuali;
b5) disciplinare e moralizzare il settore pensionistico stabilendo:
1) Il divieto del pagamento di pensioni prima dei 60 anni salvo casi
di
riconosciuta inabilità;
2) il controllo rigido sulle pensioni di invalidità;
3) l'eliminazione del fenomeno del cumulo di più pensioni;
b6) dare attuazione agli articoli 39 e 40 della Costituzione
regolando la
vita dei sindacati e limitando il diritto di sciopero nel senso di:
1) introdurre l'obbligo di preavviso dopo avere esperito il
concordato;
2) escludere i servizi pubblici essenziali (trasporti; dogane;
ospedali e
cliniche; imposte; pubbliche amministrazioni in genere) ovvero
garantirne il
corretto svolgimento;
3) limitare il diritto di sciopero alle causali economiche ed
assicurare
comunque la libertà di lavoro;
b7) nuova legislazione sulla partecipazione dei lavoratori alla
proprietà
azionaria delle imprese e sulla gestione (modello tedesco)
b8) nuova legislazione sull'assetto del territorio (ecologia, difesa
del
suolo, disciplina delle acque, rimboscamento, insediamenti umani);
b9) legislazione antimonopolio (modello USA);
b10) nuova legislazione bancaria (modello francese);
b11) riforma della scuola (selezione meritocratica - borse di studio
ai non
abbienti - scuole di Stato normale e politecnica sul modello
francese);
b12) riforma ospedaliera e sanitaria sul modello tedesco
c) Stampa - Abolire tutte le provvidenze agevolative dirette a
sanare i
bilanci deficitari con onere del pubblico erario ed abolire il
monopolio RAI
- TV.
ORGANIGRAMMA
ECONOMIA E FINANZA
- Governatore Banca d'Italia
- Direttore Generale B.ca It.
- Presidente IRI (e finanziarie dipendenti)
- Dir. Gen. - ³
- Presidente ENI (e finanziarie dipendenti)
- Dir. Gen. ³
- Presidente e Dir. Gen. Enti di gestione PP.SS. (EGAM-EFIM- Cinema
- Terme)
- Presidente Cassa Mezzog
- Dir. Gen. ³
- Presidente IMI
- Dir. Gen. ³
- Presidente Mediobanca
- Dir. Gen. ³
- Presidente Mediocredito Centrale
- Dir. Gen. ³
- Presidente ICIPU
- Dir. Gen. ³
- Presidente INA
- Dir. Gen. ³
- Presidente INPS
- Dir. Gen. ³
- Presidente INAM
- Dir. Gen. ³
- Presidente INADEL
- Dir. Gen. ³
MAGISTRATURA
Primo Pres. Corte Cass.
Proc. Gener. ³ ³
Avv. Gerer. ³ ³
Pres. C.A. Roma
Proc. Gen. C.A. Milano
Pres. Trib. Torino
Proc. Repubbl. Venezia
Cons. Istrutt. Bologna
Firenze
Napoli
Bari
Catanzaro
Palermo
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
- Presidente Consiglio di Stato
- Presidente Corte dei Conti
- Procuratore Generale Corte dei Conti
- Ragioniere generale dello Stato
- Segretario Generale Ministero Affari Esteri
- Segretario Generale Programmazione
- Capo della Polizia
- Direttore Generale FF.SS
- Direttore Generale PP.TT
- Direttore Generale ANAS
- Direttore Generale Tesoro
- Direttore Generale II.DD.
- Direttore Generale II. Indiri.
- Direttore Generale UTE
- Direttore Generale fonti d'energia
- Direttore Generale produzione industriale
- Direttore Generale produzione industriale
- Direttore Generale valute
- Direttori Generali istruzione elementare
secondaria 1° grado
superiore
tecnica
professionale
universitaria
CORPI MILITARI
- Capo S.M. Difesa
- Capo S.M. Esercito
- Capo S.M. Marina
- Capo S.M. Aeronautica
- Com.te Arma CC.
- Capo S.M. Guardia Fin.
- Com ti Regioni Territoriali Eserc
- Com.ti Zone Aeree
- Com.ti Dipartim. Mil. Maritt.
- Com.te Guardie PS
- Com.te Guardie Forestali
- Com.te Guardie Carcerarie
- Com.te Sid.
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fonte :
(http://www.misteriditalia.com/loggiap2/)
alla prima
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