Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)

Via Tanaro, 7 - 20128 Milano

tel/fax 02-26306454 - e-mail: resistenza@carc.it

Segreteria Nazionale

Milano, 25.06.03

 

COMUNICATO

 

Libertà per i compagni arrestati!

 

Sviluppiamo la più ampia solidarietà per far fallire questo ulteriore
attacco della borghesia contro la rinascita del movimento comunista e il
processo di ricostruzione del nuovo partito comunista italiano!

 

 

All'alba del 23 giugno sono stati arrestati a Parigi il compagno Giuseppe
Maj della CP (Commissione Preparatoria del congresso di fondazione del
(nuovo) Partito comunista italiano), il compagno Giuseppe Czeppel e la
compagna Caterine Bastard.

Contemporaneamente a Milano, Napoli, Modena, Parigi, Zurigo é scattata
l'ennesima perquisizione contro compagni dei CARC e di altre organizzazioni
nell'ambito dell'ennesimo procedimento per associazione sovversiva (art. 270
bis c.p.p.). I compagni e le compagne sono accusati di appartenere
"all'associazione clandestina agente sotto la denominazione di CP -
Commissione Preparatoria del congresso di fondazione del (nuovo) Partito
comunista italiano in relazione alla interlocuzione con appartenenti alla
associazione eversiva denominata Cellula per la Costituzione del Partito
Comunista Combattente che si propone il compimento di atti di violenza con
finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico".

Mentre nel nostro paese e nel mondo si celebra la GIRP (Giornata
Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero) del 2003 la polizia politica
e la magistratura al servizio della banda Berlusconi hanno effettuato
l'ennesima brillante operazione contro i comunisti.

Dopo più di 2 anni (4 anni se consideriamo le altre inchieste) di
intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti, violazione di
domicili, campagne stampa mirate a creare un clima di confusione e di
intimidazione, il P.M. Stefania Castaldi, ordina questa operazione
internazionale di repressione mobilitando centinaia di sbirri. Un'inchiesta
aperta dalla Procura di Napoli nel febbraio 2001, quando alla borghesia e ai
suoi apparati repressivi era chiara la strada fallimentare imboccata con
l'inchiesta aperta precedentemente (quella avviata dalla magistratura romana
con l'operazione del 19 ottobre del 1999, contro 88 compagni dei CARC e di
altre organizzazioni, archiviata a dicembre del 2001), visto che non avevano
ottenuto di far indietreggiare i CARC nel loro impegno per la ricostruzione
del partito e non erano riusciti a deviare e frenare il lavoro per la
costruzione del nuovo partito comunista italiano, che anzi in questi anni si
è ampliato e arricchito.

Gli sbirri hanno sfondato le porte, almeno in due casi in cui i compagni
erano assenti, e hanno portato via computer, cellulari, floppy e CD e
materiale cartaceo nel tentativo di creare difficoltà e ostacolare il nostro
lavoro.

Mentre razzisti, fascisti e mafiosi scorazzano sotto la benevola protezione
delle forze dell'ordine della borghesia, mentre i capi del governo bloccano
i processi a loro carico, i comunisti e le avanguardie del movimento
antimperialista e anticapitalista vengono perseguitati nel vano tentativo di
frenare la loro lotta contro l'attuale stato della borghesia, lo stato della
miseria e della guerra.

La borghesia procede nel suo tentativo di generare confusione tra le masse
popolari, i lavoratori e la classe operaia diffondendo falsità sulla natura,
le analisi, le linee e gli obiettivi diversi delle varie organizzazioni.
Essa cerca di  confondere i CARC e la CP, la CP e le nuove BR-PCC e le
Cellule per la ricostruzione del PCC e in questo modo cerca di colpire tutte
le organizzazioni mettendo in difficoltà chi vuole conoscere le diverse
caratteristiche di ognuna di esse e quindi sostenerne il lavoro.

La borghesia cerca di criminalizzare il movimento comunista accusando di
terrorismo tutti i comunisti, tutti coloro che combattono contro il suo
regime terrorista, il regime che condanna ad una vita di stenti, che tortura
e massacra milioni di proletari in ogni angolo del mondo con le guerre, le
galere, la fame e la miseria. É una criminalizzazione funzionale anche a
dissuadere chiunque voglia collaborare o unirsi ai comunisti: proprio come
facevano i fascisti colpendo i partigiani e additandoli come "banditi".

Perché la borghesia ci attacca nonostante le nostre ancora limitate forze,
se paragonate alle sue? Perché la storia ha insegnato anche alla borghesia
che anche solo l'esistenza di un partito comunista è incompatibile con i
suoi interessi, mette a rischio il suo potere. Per questo essa cerca in
tutti i modi di frenare il processo di rinascita del movimento comunista,
che nel nostro paese si concretizza nella ricostruzione di un nuovo e vero
partito comunista: perché sa che le condizioni generali porteranno i
comunisti a essere nuovamente fattore di orientamento, di mobilitazione, di
organizzazione, di direzione della massa degli operai e, tramite questi, del
resto delle masse popolari nella lotta contro la borghesia imperialista per
abbattere il suo potere e per instaurare il socialismo.

La borghesia imperialista con questa azione repressiva mostra il suo aspetto
fascista alle masse popolari e al movimento rivoluzionario europeo, sulla
strada che ha portato agli arresti dei compagni del PCE(r) e alla
criminalizzazione di Batasuna. Come possiamo vedere, quando si tratta di
colpire le masse popolari e chi ne rappresenta gli interessi e le
aspirazioni, c'è poca differenza tra gli imperialisti al servizio di Bush,
come Berlusconi e Aznar, e gli imperialisti che a Bush si sono contrapposti
prima e durante le operazioni militari di aggressione contro l'Iraq, come
Raffarin. In questi casi fanno presto a mettersi d'accordo. Ma fanno male i
loro conti. Hanno di fronte un movimento rivoluzionario che risponde agli
attacchi ritorcendoli contro chi li sferra, come hanno saputo fare i
partigiani e i comunisti di ogni nazione quando hanno strappato le armi di
mano ai fascisti e ai nazisti e gliele hanno rivoltate contro.

Il 23 giugno contro i CARC è scattata su piano continentale una riedizione
dell'operazione repressiva del 19 ottobre 1999, accompagnata da una campagna
di propaganda, il tutto analogo a quanto accaduto quattro anni fa e
differente solo per intensità e accanimento. Abbiamo affrontato quella
operazione e quella campagna rovesciandole contro la borghesia imperialista,
e faremo altrettanto in questa occasione. Allora abbiamo eretto una barriera
contro l'attacco all'agibilità politica dei comunisti conquistata nel nostro
paese dalla Resistenza e altrettanto faremo in questa occasione.

È un onore essere riconosciuti come nemici dalle bande di reazionari che
governano i paesi imperialisti, e in particolare è un onore essere
riconosciuti come nemici dalla banda di mafiosi, fascisti e razzisti che
governa il nostro paese, una banda che si garantisce l'impunità per legge,
che invoca lo sterminio di coloro che attraversano il mare per sfuggire alle
guerre e alla miseria che gli stessi imperialisti generano nei loro paesi di
provenienza, che chiude ogni sua azione infame solo per intraprenderne una
più infame ancora.

L'umanità non ha altro futuro che il comunismo e noi non smetteremo mai di
lottare per instaurarlo!

 

Onore e Solidarietà con i compagni e le compagne colpiti dalla repressione!

 

Onore e Solidarietà per tutti i rivoluzionari prigionieri, in Italia e nel
mondo, e a tutti i caduti nella lotta e nella guerra contro l'imperialismo!

 

Le operazioni di intimidazione e repressione non fermeranno la nostra
determinazione a lavorare per la rinascita del movimento comunista e per
costruire il nuovo partito comunista!

 

Promuoviamo ovunque iniziative di denuncia delle azioni repressive e di
solidarietà verso i compagni colpiti!

 

Avanziamo nella ricostruzione del partito comunista!

 

W i CARC !

 

W la CP !

 

W il (n)Pci !

 

Segreteria Nazionale dei CARC

 

 

 

 

 

 

 

 

PS

É possibile inviare messaggi di solidarietà ai compagni arrestati a Parigi
mandando un telegramma indirizzato a Manuela all'indirizzo:

 

Divisione Nazionale Antiterrorismo

Della Direzione Centrale di Polizia Giudiziaria

11, Rue de Saussais - 75100 Paris

 

Nota Bene: è importante inviare i telegrammi alle 18 del 26/06 perché
intorno a quell'ora è presente l'avvocato Pelazza e sono costretti a
consegnare i messaggi ai compagni.

 

 

 

Il Centro Nazionale dei CARC (vedi intestazione) raccoglierà e inoltrerà
ogni messaggio di solidarietà inviato ai compagni colpiti dalla repressione.

 

 

 

 



 

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